E’ scontro aperto tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Tra i due fioccano parole grosse tipiche più da leader di opposizione che da alleati di governo. Inizia il capo politico del M5S che va all’attacco del Carroccio. “Anche oggi la Lega minaccia di far cadere il governo. Lo aveva già fatto con la Tav. Sembra ci siano persino contatti in corso con Berlusconi per fare un altro esecutivo. Sono pieni i giornali di queste ricostruzioni e lo trovo gravissimo. Sono davvero sbalordito” scrive il vicepremier su Facebook. Quindi, rivolgendosi a Matteo Salvini, avverte: “Trovo grave che si prenda sempre la palla al balzo per minacciare di buttare via tutto. Ma dov’è il senso di responsabilità verso i cittadini? Dove è la voglia di cambiare davvero le cose, di continuare un percorso, di migliorare il Paese come abbiamo scritto nel contratto?”, si chiede il vicepremier.
“L’Italia non è mica un gioco, l’Italia siamo noi e milioni di famiglie in difficoltà che vogliono un segnale. L’Italia non è un trofeo” sottolinea il vicepremier. Immediata la replica di Salvini, che non usa mezzi toni: “Macché crisi di governo! La Lega vuole solo governare bene e a lungo nell’interesse degli Italiani, la crisi di governo è solo nella testa di Di Maioche farebbe bene a non parlare di porti aperti per gli immigrati e a controllare che il reddito di cittadinanza non finisca a furbetti, delinquenti ed ex terroristi” afferma in una nota il leader della Lega. Un botta e risposta senza precedenti che rimarca la tensione tra i due vicepremier entrambi smaniosi di dimostrare chi ‘comanda’ all’interno dell’esecutivo gialloverde.
Di Maio, nel suo lungo post su Facebook, tuona anche contro Armando Siri, il sottosegretario leghista ai Trasporti, indagato per corruzione. “Trovo gravissimo che la Lega con così tanta superficialità ogni volta che gli gira minacci di far cadere il governo. Ma poi per cosa? Per non mettere in panchina un loro sottosegretario indagato per corruzione (che potrà poi rientrare nel governo laddove, mi auguro, si risolvesse positivamente la questione) sono pronti a far saltare tutto e a tornare con Berlusconi? Questo è il valore che danno all’Italia?” evidenzia Di Maio.
“Scusatemi, ma – sottolinea il vicepremier – è stato proprio il MoVimento 5 Stelle a bloccare i tentativi del sottosegretario leghista Siri di introdurre alcune misure diciamo un pò controverse. Noi ce le ricordiamo: quando arrivarono sui nostri tavoli ci sembrarono strane e le bloccammo. Questo dimostra che gli anticorpi del Movimento ci sono e sono ancora forti. Senza di noi chissà cosa sarebbe accaduto”. E poi difende la sindaca di Roma, Virginia Raggi, dalle accuse mosse dagli alleati della Lega. “Abbiamo sempre agito rispettando un punto, un principio: la legalità! Siamo sempre stati coerenti su questo – dice Di Maio -. Lo abbiamo dimostrato anche recentemente a Roma. Siamo nati sulla questione morale e gli indagati per corruzione o per aver preso mazzette e tangenti no, non possiamo accettarli. Siamo entrati per cambiare le cose, non per lasciarle così come sono”. “Mi auguro – avverte – che la Lega lo abbia capito. Perché quella di ieri su Virginia Raggi è stata una vera e propria sceneggiata mediatica”. E se questi sono alleati di governo non si comprende come possano continuare a governare assieme non solo fino alle elezioni europee ma soprattutto dopo quando, stando ai sondaggi, la Lega di Salvini diventerà il primo partito in Italia.