E’ salito a 67.200 il numero degli sfollati dall’inizio degli scontri armati a Tripoli e dintorni, il 4 aprile, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha). “La comunità umanitaria internazionale – si legge nella nota dell’Ocha – condanna fermamente l’apparente attacco diretto contro un’ambulanza chiaramente segnalata l’8 maggio scorso, che ha ferito due paramedici e lasciato in condizioni critiche il direttore delle ambulanze e dei servizi medici di emergenza di Tripoli, ultima di un’allarmante alta incidenza di attacchi ai primi soccorritori e al personale medico”. L’Ocha segnala inoltre che “un raid aereo nella notte del 7-8 maggio ha ferito due persone all’interno del centro di detenzione di Tajoura e ricorda che l’Unhcr ribadisce le richieste di evacuazione immediata di rifugiati e migranti intrappolati nelle aree di conflitto. “L’impatto umanitario si fa sentire nel sud della Libia, con l’interruzione nel rifornimento di beni essenziali come cibo e carburante”.
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