La legge sulla legittima difesa, fortemente voluta da Matteo Salvini, inizia ad avere i suoi primi risultati. La Procura di Arezzo ha avanzato una richiesta di archiviazione per Fredy Pacini, il gommista che nel novembre scorso ha ucciso con colpi di fucile un 29enne moldavo che si era introdotto nel suo negozio probabilmente per rubare.
L’archiviazione – precisano i media – non si basa sulla nuova legge di difesa voluta da Matteo Salvini ma su una vecchia norma. Il gommista era stato indagato per eccesso colposo di legittima difesa mentre ora il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione per difesa putativa.
E’ questa la richiesta della Procura di Arezzo che nella requisitoria ha spiegato come il gommista ha reagito in una situazione di effettivo pericolo. Il ladro, infatti, si è introdotto nel negozio per rubare alcuni oggetti mentre Pacini dormiva da mese proprio per cercare di sventare altri furti.
L’imputato – ricorda il procuratore – ha sparato cinque colpi per scoraggiare le intenzioni del ladro. Uno lo ha colpito al retto femorale uccidendolo. La richiesta avanzata è quella di archiviazione ma l’ultima parola – come sempre – spetta alla decisione dei giudici.
La notizia è stata accolta con soddisfazione da Matteo Salvini che su Twitter esprime la sua felicità: “Ogni tanto una bella notizia – scrive sui social il vicepremier – Ho appena chiamato Fredy Pacini per felicitarmi e ribadirgli che eravamo, siamo e saremo sempre al suo fianco, sempre dalla parte della legittima difesa“.
Una vittoria, quindi, del ministro dell’Interno che da sempre si è messo in prima linea per questa legge.