La Regione Emilia-Romagna traccia un bilancio a sette anni dal terremoto che ha colpito i territori di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna, il 20 e il 29 maggio del 2012. Morirono 28 persone, 300 rimasero ferite, mentre gli sfollati furono 45mila per 13,2 miliardi di danni. Ad oggi, spiega la Regione, sono 115mila le imprese attive che danno occupazione a 450mila lavoratori, creando ricchezza per oltre 38 miliardi di euro. In questi sette anni sono 22mila i posti di lavoro in piu’ (+5,1%, in linea con il +5,6% regionale), che equivale al 27% del valore aggiunto regionale e rappresenta il 2,4% del Pil nazionale. Sono stati concessi 1,9 miliardi di euro per la ricostruzione industriale, agricola e commerciale, di fronte a 3.499 domande di contributo approvate. I progetti conclusi sono 1.980, il 57% di quelli approvati. Le attivita’ economiche e commerciali ripristinate sono 5.000, di cui 600 nell’ultimo anno.
Ma la ricostruzione passa anche dalle abitazioni private, negozi e piccole aziende che hanno goduto di contributi per 4,6 miliardi di euro (di cui 3,4 miliardi liquidati a cittadini e imprese). Oltre 6.900 sono i condomini completati, quasi 15 mila le case di nuovo agibili, le famiglie rientrare nelle proprie case sono 15 mila (oltre il 90% degli sfollati all’indomani del terremoto). Riguardo alle opere pubbliche e ai beni culturali sono disponibili quasi 1,4 miliardi di euro. Ad oggi sono stati approvati 741 progetti per un totale di 519 milioni di euro. Per gli edifici di culto danneggiati sono stati stanziati 312 milioni di euro. Dall’inizio di quest’anno, lo stato di emergenza e’ terminato in 29 dei 59 comuni colpiti dal terremoto.