Termina con questo lunedì sera la ventitreesima giornata di Serie A con un Siena compatto e concentrato che supera una Roma brutta e Deludente. Il Napoli ospita e batte, senza troppi problemi, il Chievo per 2-0
Siena – Roma: nel gelo del Franchi nei primi minuti la Roma parte forte all’attacco. Qualche folata senza frutti, però, dopo 9 minuti di gioco Destro supera Juan lanciato da un fendente lungo e solo davanti a Stekelenburg manda clamorosamente alto con un pallonetto. I giallorossi tengono palla, ma sbagliano tanto e così al 16′ altra incredibile chance concessa a Calaiò che a tu per tu col portiere manda al lato. Quattro minuti più tardi risposta romanista con la punizione insidiosa di Lamela che Pegolo mette in angolo. Al 23′ ennesima occasione colossale per il Siena: su un buco difensivo della Roma si infila Giorgi sulla destra e arrivato davanti a Stekelenburg serve Destro il quale a porta vuota tira alto anche per il disturbo di Juan. La Roma fa la partita ma non crea pericoli mentre il Siena quando riparte dà sempre l’impressione di poter andare in gol con una certa facilità. Si chiude il primo tempo con un triangolo in area che non si chiude tra Totti e Pjanic. Nella ripresa fuori Juan per guai fisici e dentro Kjaer per la Roma. Il copione non cambia e dopo soli 2′ minuti Viviani perde palla e ne scaturisce una golosissima palla gol per Destro che davanti a Stekelenburg ancora una volta non riesce a batterlo. La Roma balla in difesa e al 5′ si concretizza il meritato vantaggio senese. Destro sfugge in area e il neoentrato Kjaer lo stende ingenuamente, è calcio di rigore. Calaiò dal dischetto realizza con precisione chirurgica. La Roma cerca di accelerare il ritmo della partita. Al 14’ Luis Enrique manda in campo forze fresche sostituendo Totti con Osvaldo, ma la musica non cambia. Non ci saranno azioni particolarmente rilevanti ad eccezione di un tiro al volo di Borini al 37’. Nei minuti finali i giallorossi provano un forcing finale con quattro punte più Kjaer, ma il Siena tiene botta senza problemi.
Napoli – Chievo: termina 2-0 per il Napoli, un match che ha avuto ben poco da dire. Buona la prova dei partenopei, con solidità difensiva, centrocampo muscolare, attacco rapido. Mazzarri cambia poco della propria squadra titolare, con il ritorno in difesa di Grava, a sostituire capitan Cannavaro, squalificato, e la conferma di Britos; a centrocampo Inler riprende il proprio posto in cabina di regia a fianco di Gargano, mentre davanti troviamo il trio delle meraviglie Hamsik, lavezzi, Cavani. Per il Chievo confermato il 4-3-1-2, con Acerbi ancora titolare e la novità Dramè in difesa; a centrocampo Hetemaj vince il ballottaggio con Sammarco e Thereau è confermato trequartista dietro la coppia Pellissier-Paloschi. L’inizio di gara è equilibrato, con predominio partenopeo nel possesso palla; nei primi minuti però le occasioni sono poche. E’ il Napoli a passare per primo in vantaggio, grazie al preciso colpo di testa di Britos, che porta in vantaggio gli azzurri. Ci vuole un pò prima che il Chievo si svegli dal letargo, ma comunque gli uomini di Di Carlo cominciano a farsi vedere maggiormente, guidati dall’esperto Luciano, ed è il solito Pellissier ad impegnare De Sanctis per la prima volta. L’arma più pericolosa del Napoli sono però le verticalizzazioni in contropiede, ed è proprio così che Cavani, lanciato da Hamsik, si guadagna un rigore, che lui stesso trasforma. Da registrare nel finale di tempo, una buonissima occasione per Sardo, con De Sanctis che si fa trovare pronto con i pugni, e per Thereau che spara alto. Ripresa che inizia sulla falsariga del primo tempo, con Lapoli sempre aggressivo a metà campo ed il Chievo che non riesce a ripartire; ciò porta Gargano a sfiorare la rete con un gran destro da fuori area, ma Sorrentino risponde presente, spedendo il pallone in angolo con un bel tuffo plastico. Un primo segnale di reazione dei veneti lo abbiamo con una bella penetrazione di Luciano, il cui passaggio all’indietro verso Pellissier non è sfruttato da quest’ultimo, che spreca tirando alto. Di Carlo cerca di cambiare la situazione inserendo Moscardelli, ed in effetti il Chievo comincia a spingere con più continuità, facendosi trovare più spesso dalle parti di De Sanctis; in una di queste situazioni è fondamentale Aronica, il quale anticipa Thereau, pronto a calciare a rete davanti a De Sanctis. E’ forse il momento migliore per il Chievo, e ciò è dimostrato dal fatto che, dopo questa fiammata, il Napoli riprenda in mano le redini del gioco. Col passare dei minuti la partita cala di ritmo, con il Napoli che si accontenta del risultato, ed un Chievo oramai rassegnato alla sconfitta; infatti sono ancora i partenopei ad avere una buona occasione con Inler, anticipato in mischia da Sorrentino. Nei minuti finali non accade più nulla, con le squadre che sembrano attendere solo il fischio finale. Da segnalare l’ingresso nei minuti finali di Edu Vargas, che non ha tempo a disposizione per incidere.