Al Quirinale per il consueto ricevimento nei giardini per la Festa della Repubblica

Al ricevimento è presente tutto il governo capitano dal premier Giuseppe Conte che ha abbracciato Salvini. («Andiamo d’accordo, ci vogliamo benissimo» ha detto il ministro dell’Interno). Conte ai cronisti ha detto che «il consiglio dei ministri non ci sarà lunedì», ribadendo che comunque si terrà l’annunciata conferenza stampa: «Abbiamo fatto tante cose» ha aggiunto.

Il clima è rilassato dopo gli aspri confronti della campagna elettorale e nonostante le tensioni degli ultimi giorni. «Mi vedete, sono tranquillo e sorridente» dice il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, a chi gli chiedeva se fosse preoccupato per la reazione di Bruxelles alla lettera inviata dal governo italiano.

Al ricevimento tante personalità delle istituzioni, dell’economia e della cultura. Dopo il tradizionale concerto diretto dal maestro Angius, il capo dello Stato ha salutato gli ospiti accompagnato dalla figlia Laura. Presenti i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, i ministri e vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i ministri Elisabetta Trenta, Alfonso Bonafede; il vicepresidente del Csm, Davide Ermini, il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia,la presidente di Eni Emma Marcegaglia, la senatrice a vita Liliana Segre. Molti anche gli esponenti del mondo della cultura, dal Premio Nobel Carlo Rubbia a Lucio Villari, dal premio Oscar Nicola Piovani al regista Pif, Roberto Vecchioni e Renzo Arbore.

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