Un logopedista 51enne dell’Aias di Milazzo (Messina) è stato sospeso dal pubblico servizio per dieci mesi al termine di un’indagine coordinata dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto diretta da Emanuele Crescenti. Avrebbe maltrattato i suoi piccoli pazienti con schiaffi e strattonamenti, abbandonando i minori a sé stessi nell’orario in cui avrebbe dovuto effettuarsi la terapia. La misura cautelare personale, emessa dal Tribunale del Riesame di Messina, è stata eseguita dalla polizia di Stato. Sono stati i genitori dei bambini a lanciare l’allarme, dopo aver notato alcune anomalie nei comportamenti dei figli, in occasione dei momenti in cui gli stessi si sarebbero dovuti recare nella struttura per effettuare la terapia. Manifestavano infatti un atteggiamento di assoluta ritrosia, chiudendosi in un mutismo anomalo, che aveva destato preoccupazione nei famigliari.
Le immagini delle telecamere piazzate dagli investigatori hanno incastrato il logopedista, “ritenuto responsabile di condotte particolarmente odiose e brutali nei confronti dei piccoli assistiti, affetti da gravissime patologie cognitive (fra cui autismo e sindrome di down), e dunque incapaci di reagire”, si legge in una nota della questura. Dall’indagine è emersa “una totale assenza di professionalità e la esclusiva dedizione alle proprie faccende personali, durante l’ora in cui avrebbe dovuto invece praticare la necessaria terapia”, spiegano ancora i poliziotti.L’indagato, nel corso delle sedute, era solito guardare costantemente il proprio cellulare, scattandosi anche delle foto, confezionarsi delle sigarette, guardare video su siti e social network. Avrebbe anche inizio una seduta con un filmato della fiction ‘Il Commissario Montalbano’ e una puntata del cartone animato ‘Masha & Orso’, lasciando abbandonati a sé stessi i piccoli, rimasti a guardare il monitor.