Fra le sorprese di queste elezioni greche, anche l’estromissione di Alba Dorata che non riesce ad entrare in parlamento e denuncia brogli. Alle ultime politiche il gruppo, che si rifaceva a ideologie xenofobe, aveva sconvolto il paludato mondo politico ellenico. Stavolta non ha raggiunto il 3% necessario a entrare in parlamento. Un crollo se si pensa che Alba dorata aveva 18 deputati nella scorsa legislatura. Fondata nel 1985 è stata nota per anni come violenta forza extraparlamentare ed ha saputo o almeno all’inizio approfittare della crisi economica per incrementare il suo bacino elettorale arrivando fino a oltre il 7% di consensi.
Alle ultime europee però, il partito non va oltre un risicato 4%, quando nelle intenzioni dei suoi attivisti avrebbe dovuto superare il Pasok. Alla base della sconfitta di Alba Dorata vi forse è un posizionamento giudicato troppo estremista che, ad un elettorato in voga di restaurazioni con l’elezione di Mitsotakis quale premier, non sembra incantare più come nei primi anni di crisi.