Universiadi: l’onda rosa trascina Italia

Lo sport italiano è sempre più rosa. Le universiadi continuano ad avere sempre un unico colore: il rosa. Una vera e propria onda che porta in alto il tricolore italiano. Alle universiadi di Napoli, delle 26 medaglie conquistate in questi primi giorni di gare, 16 (quattro ori, cinque argenti e sette bronzi) sono quelle conquistate dalle “ragazze terribili” italiane a conferma del momento d’oro vissuto dalla sport femminile italiano.

Alle Universiadi napoletane la marcia in più nel medagliere porta la firma della scherma (12 medaglie in totale tra uomini e donne): un oro con il fioretto femminile donne trascinato dalla Erica Cipressa, figlia d’arte, (con Camilla Mancini, bronzo nell’individuale e Martina Sinigalia) e il bronzo della squadra maschile di scherma, con un altro figlio d’arte sul podio, il napoletano Valerio Cuomo (il papà, Sandro, è stato bronzo a Los Angeles 1984 e oro ad Atlanta 1996 nella spada), sul podio con Lorenzo Buzzi e Federico Vismara.

“E’ un sogno vincere due ori in questa Universiade – commenta Erica Cipressa – sono felicissima perché li ho voluti fortemente. Ora un po’ di meritate vacanze e poi mi concentrerò sulla prossima stagione”. Il lunedì delle Universiadi è stato caratterizzato soprattutto dal via della ‘regina’ degli sport, l’atletica leggera che monopolizzerà lo stadio San Paolo, finalmente restituito anche all’atletica per quasi tutta la settimana. Subito in pista la piemontese Daisy Osakue (un anno fa fu colpita ad un occhio da un uovo, un episodio derubricato dal razzismo ma che ha fatto parlare a lungo) che si è guadagnata la finale del lancio del disco di domani come Giada Andreutti. Qualificata alle semifinali dei 400 ostacoli Ayomide Folorunso. Ma il vero spettacolo di oggi è stato quello della vela: prima giornata di regate nel golfo di Napoli e la mente è tornata ai giorni e ai fasti dell’America’s Cup World Series del 2012 e 2013.

Fino alle finali del 12 luglio in programma 32 regate, 16 per ciascun equipaggio, per una città che può vantare uno scenario unico al mondo. Tante delusioni dal nuoto che non ha portato medaglie. Intanto, atleti e delegati ne approfittano per andare alla scoperta di Napoli e la Campania tra mostre, siti archeologici e puntate al mare. Il presidente della Fisu Oleg Matytsin oggi ha visitato il Museo di Capodimonte e si è detto “incantato da Caravaggio e dalla Parabola dei Ciechi di Bruegel Il Vecchio”, definendo il museo “meraviglioso”.

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