L’aria di crisi di governo diventa sempre più forte ora dopo ora. Tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, dopo una pace apparente, post elezioni europee è rottura politica e anche personale. Lo conferma il ministro dell’Interno in conferenza stampa da Helsinki. “Sì, purtroppo sì. Anche personale, perché io mi sono fidato per mesi e mesi”. Lo strappo tra i due, dopo il voto sul presidente della Commissione Europea, potrebbe essere ricucito, “io speravo che dopo il 26 maggio si placassero le polemiche”, ma stando a quanto detto oggi diventa una possibilità molto remota. E così lo spettro di una crisi di governo ed un voto anticipato ad ottobre diventa sempre più realtà.
Un rapporto talmente lacerato che ha portato il segretario della Lega a decidere di non partecipare al consiglio dei ministri in agenda per venerdì. Il titolare del Viminale ha anche ribadito da Helsinki che diserterà il vertice sulle Autonomie. “Abbiamo tanti validi leghisti”. Il problema resta sempre l’Europa ed il voto del M5S risultato fondamentale per la nomina del nuovo numero uno della Commissione. Un atteggiamento che porterebbe alla nomina di un pentastellato in Commissione al posto di un leghista.
La trattativa per le nomine Ue “l’ha sempre fatta il presidente Conte e continua a farla lui. Io non ho mai dialogato con nessuno. Il premier ha incontrato tutti i leader europei e continuerà a farlo lui. Se qualcuno pensava che in cambio di una poltrona la Lega andasse a braccetto con Macron e Renzi ha sbagliato. E’ tutto un problema interno ai 5 Stelle, è una domanda che dovrebbe essere girata al presidente del Consiglio”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.