Non tutti negli Stati Uniti apprezzano la mossa del governo di riprendere le esecuzioni capitali dopo una pausa di 16 anni: la notizia ha suscitato aspre critiche da parte di gruppi per i diritti e i leader democratici. La democratica Kamala Harris – riportano i media Usa – ha descritto la pena di morte come “immorale e profondamente imperfetta”, mentre Bernie Sanders ha detto che l’avrebbe abolita se fosse stato eletto.
Più in generale numerosi possibili candidati alla nomina presidenziale democratica hanno chiesto l’abolizione della pena di morte, dopo che il procuratore generale William Barr ha dichiarato che cinque detenuti sarebbero stati giustiziati. Le esecuzioni sono state programmate per dicembre 2019 e gennaio 2020.
Nel frattempo, l’American Civil Liberties Union (ACLU) ha affermato che il fatto che le esecuzioni siano state programmate in modo così ravvicinato ha sollevato “serie domande sull’equità per ciascuno di questi casi”. Un altro candidato, Pete Buttigieg, ha affermato che “razza e geografia” sono fattori che determinano chi è stato condannato a morte.