Governo: Cdm impugna quattro leggi regionali

Il Consiglio dei ministri, che si e’ riunito ieri a palazzo Chigi, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Erika Stefani, ha esaminato cinquantasei leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato di impugnarne quattro. Lo riferisce una nota della presidenza del Consiglio. Nel dettaglio, si tratta della legge della regione Calabria n. 16 del 31/05/2019, recante “Interpretazione autentica dell’articolo 1 della legge regionale 27 aprile 2015, n. 11”, in quanto una norma riguardante il contenimento della spesa pubblica viola il principio di copertura finanziaria di cui all’art. 81, della Costituzione, ponendosi altresi’ in contrasto con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione; della legge della regione Sicilia n. 8 del 07/06/2019, recante “Norme per lo sviluppo del turismo nautico. Disciplina dei marina resort. Norme in materia di elezioni degli organi degli enti di area vasta”, in quanto alcune disposizioni riguardanti le concessioni demaniali marittime a scopo turistico-ricreativo eccedono dalle competenze attribuite alla regione Siciliana dallo Statuto di autonomia, e violano la competenza esclusiva statale in materia di tutela della concorrenza di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione.

Ma sono state impugnate anche la legge della regione Abruzzo n. 7 del 10/06/2019, recante “Integrazioni e modifiche alle leggi regionali 11 agosto 2009, n. 13 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 71/2001 (Rifinanziamento della L.R. n. 93/1994 concernente: Disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei trabucchi della costa abruzzese) e norme relative al recupero, alla salvaguardia e alla valorizzazione dei trabocchi da molo, anche detti “caliscendi” o “bilancini”, della costa abruzzese) e 19 dicembre 2001, n. 71 (Rifinanziamento della L.R. n. 93/1994 concernente: Disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei trabucchi della costa teatina)”, in quanto alcune norme riguardanti i trabucchi si pongono in contrasto con la disciplina di tutela dettata dal codice dei Beni culturali e del paesaggio, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. s), della Costituzione e la legge della regione Toscana n. 38 del 28/06/2019, recante “Disposizioni urgenti per il rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro per la sostituzione di personale collocato in quiescenza, del direttore generale e dei direttori. Modifiche alla l.r. 1/2009”, in quanto alcune norme riguardanti le procedure concorsuali pubbliche regionali violano il principio di buon andamento della pubblica amministrazione di cui agli articoli 3, 51, primo comma, e 97, della Costituzione, e invadono la competenza riservata alla legislazione statale nelle materie del diritto civile, della determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lettere l) e m), e terzo comma, della Costituzione.

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