Venerdì 16 agosto il Gran Teatro Giacomo Puccini mette in scena LE VILLI, l’opera di esordio del giovane Puccini un nuovo allestimento dell’opera coprodotta con il Mupa di Budapest, sul podio il Maestro Alberto Veronesi
Una collaborazione tra le due istituzioni che ravviva quel legame culturale tra Viareggio e Budapest che Giacomo Puccini aveva instaurato nel corso dei suoi numerosi viaggi nella città culla della Mitteleuropa
Sarà la quarta rappresentazione a Torre del Lago per la prima opera di Giacomo Puccini.
Le Villi a Torre del Lago hanno visto la prima nel 1984, la seconda nel 1991 e la terzanel 2000 che aveva protagonista Katia Ricciarelli. La storia è tratta da leggende nordiche in cui creature ultramondane, spietate vendicatrici d’amore le villi, vendicano le anime delle fanciulle morte per amore. Le Villi seducono i giovani per trascinarli con loro nelle profondità del mare, come accade all’infedele Roberto che cercando la sua amata Anna,purtroppo morta per il dolore del suo abbandono, è trascinato dalle Villi in una diabolica danza la Tregenda durante la quale muore ai piedi del fantasma di Anna.
Una produzione con belle scene e straordinarie proiezioni andata in scena a Budapest lo scorso aprile con grandi consensi di pubblico la regia è di Csaba Káel,mentre i costumi sono stati disegnati dalla famosa stilista ungherese Kati Zoób.
Sul podio la bacchetta di Alberto Veronesi guida l’Orchestra Excellence la compagine orchestrale del Festival Suoni dal Golfo, ideato dal direttore d’orchestra Gianluca Marcianò per celebrare con la bellezza della musica il borgo di mare situato nel Golfo dei Poeti il Maestro mentre protagonisti saranno : nel ruolo di Roberto, il giovane tenore spagnolo Fabián Rodríguez Lara, nel ruolo di Anna Dafne Tian Hui, Guglielmo Wulf sarà Raffaele Raffio . Set designer Éva Szendrényi, Coreografie Balázs Vincze, Orchestra Excellence 2019, Coro del Festival Puccini, Maestro del Coro Roberto Ardigò, Corpo di ballo Pécsi Ballet. Alla rappresentazione dell’opera Le Villi seguirà l’esecuzione del branoCrisantemi di Giacomo Puccini.