La Banca Mondiale sta indagando sul finanziamento da 50 milioni di dollari concesso nel 2015 per un progetto educativo nella regione cinese dello Xinjiang sia stato utilizzato per finanziare campi di detenzione musulmani. La revisione arriva tra la crescente preoccupazione globale che la Cina abbia arrestato un milione o piu’ di musulmani uiguri e li abbia rinchiusi in campi di “rieducazione” dove sono costretti a rinunciare alle loro credenze religiose e ad abbracciare l’ideologia del Partito comunista.
La controversia e’ il primo grande test per il nuovo presidente della Banca Mondiale, David Malpass, ex funzionario del dipartimento del Tesoro che ha assunto l’incarico quest’anno. “Prendiamo estremamente sul serio tali preoccupazioni”, ha dichiarato David Theis, portavoce della Banca mondiale, in una nota rilasciata giovedi’ sera. “Stiamo esaminando attivamente le domande che sono state sollevate sul progetto”,