L’Iran accettera’ di tornare a rispettare i limiti dell’accordo sul nucleare del 2015 solo “se la Ue aprira’ una linea di credito di 15 miliardi di dollari per un periodo di quattro mesi” per pagare le esportazioni petrolifere di Teheran, che dovrebbero riprendere nella loro totalita’ verso i Paesi europei. Lo ha confermato il vice ministro degli Esteri Abbas Araghchi dopo i colloqui avuti a Parigi negli ultimi giorni per trovare un accordo che compensi la Repubblica islamica per le perdite subite con la reintroduzione di pesanti sanzioni da parte degli Usa a partire dal maggio 2018, con l’uscita di Washington dallo stesso accordo.
Araghchi ha detto tuttavia di nutrire dubbi sul fatto che gli europei possano fare un passo di questo genere. In mancanza di un accordo entro domani, l’Iran ha annunciato che fara’ un “terzo passo” nella sospensione dei propri obblighi previsti dall’intesa sul nucleare.