Nel secondo trimestre dell’anno il tasso di disoccupazione scende al 9,9% (-0,4 punti). Lo comunica l’Istat, diffondendo i dati sul mercato del lavoro.
A livello trimestrale è il dato più basso dopo il quarto trimestre del 2011 (9,2%).
Nel secondo trimestre il numero degli occupati cresce di 130 mila unità (+0,6%) rispetto al trimestre precedente, con l’aumento dei dipendenti permanenti (+97 mila, +0,7%) e quello “meno intenso” dei dipendenti a termine (+16 mila, +0,5%) e degli indipendenti (+17 mila, +0,3%).
L’Istat segnala che prosegue ma “a ritmi meno sostenuti” anche la crescita rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, con +78 mila occupati (+0,3%), dovuta ai dipendenti permanenti (+112 mila, +0,7%) a fronte del calo di quelli a termine (-15 mila, -0,5%) e indipendenti (-19 mila, -0,4%).
Nella ricerca di lavoro, seppure in lieve diminuzione, continua a prevalere l’uso del canale informale: rivolgersi a parenti, amici e conoscenti rimane la pratica più diffusa (82,7%, -0,7 punti); seguono l’invio di curriculum (65,4%, -0,5 punti) e la ricerca tramite internet (55,6%, -2,0 punti). E’ quanto emerge dalla rilevazione Istat relativa al mercato del lavoro nel secondo trimestre dell’anno. Aumenta tuttavia sia la quota di disoccupati che ha contattato il Centro pubblico per l’impiego (22,3%, +1,1 punti) sia quella di quanti si sono rivolti alle agenzie di somministrazione (12,2%, 1,6 punti).