DON GIOVANNI in un nuovissimo allestimento curato da Graham Vick all’Opera di Roma

Con il Don Giovanni in scena al Costanzi dal 27 settembre Jérémie Rhorer debutta sul podio dell’Opera di Roma e il regista Graham Vick conclude la trilogia mozartiana. La “prima” di venerdì 27 settembre, ore 19.30, sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3Dopo Così fan tutte del 2016 e Le nozze di Figaro del 2018, Graham Vick conclude all’Opera di Roma la sua lettura della trilogia Mozart/Da Ponte con il nuovo allestimento del Don Giovanni. Dal podio dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma il Maestro Jérémie Rhorer.

Il Sovrintendente Carlo Fuortes durante la conferenza stampa di presentazione dell’opera nella sala grigia del Costanzi ha così introdotto: “Riapriamo con l’opera dopo la pausa estiva, con una grandissima opera come Don Giovanni e con una nuova produzione, molto attesa dal nostro pubblico poiché mancava da tredici anni da Roma. Dalla nascita di questo teatro, qui al Costanzi sono state fatte solo otto produzioni di quest’opera, ma tutte grandi produzioni. È un’opera particolare che va trattata con attenzione, che ha rivoluzionato l’opera a fine Settecento, peraltro due anni prima della rivoluzione francese. Servono grandi artisti e un grande direttore musicale come Jérémie Rhorer al debutto qui nel nostro teatro, specialista in Mozart, la sua visione di Don Giovanni è molto personale e molto profonda. E abbiamo il regista che negli ultimi cinque anni ha fatto il maggior numero di nuove produzioni qui al Costanzi, Graham Vick che con il Don Giovanni conclude la trilogia Da Ponte/Mozart. Sappiamo bene che Graham Vick ci racconterà il suo Don Giovanni, Vick non è un decoratore, né un illustratore, è un regista e quindi sarà un Don Giovanni che farà anche discutere, ma sarà una regia, una direzione, all’altezza di un capolavoro sublime del teatro musicale e quindi da questo punto di vista siamo felici dell’operazione. Infine ovviamente, serve ed è indispensabile per fare un Don Giovanni degno, un cast di cantanti straordinario, in questo caso ne abbiamo due. Il Direttore Artistico Alessio Vlad ha fatto un grande lavoro nella scelta dei cantanti e abbiamo due cast di grandissimo valore, non c’è un cast A e un cast B, sono artisti tutti di grandissimo livello, ci avviciniamo a questa prima molto fiduciosi.”

Il Maestro Jérémie Rhorer spiega alla sala stampa la sua lettura di Mozart: “Ho lavorato molto sul Mozart sinfonico e in particolare su quello lirico e ancora di più sulle sue sette grandi opere. Per quello che riguarda Don Giovanni penso innanzitutto che Mozart sia sì un grandissimo musicista, ma non bisogna mai dimenticare che è un grandissimo drammaturgo e quindi quello che bisogna immaginare parlando di Mozart non è quello che io penso del Don Giovanni, ma capire quello che Mozart ha voluto dire scrivendo questo capolavoro drammaturgico. Ad esempio spesso Donna Elvira nella storia e in altre regie, è visto come un personaggio isterico alla ricerca continua dello sposo che l’ha abbandonata, ma invece credo che la musica di Mozart dimostri che lui l’ha vista innanzitutto come un personaggio moralmente nobile, moralmente molto elevato e soprattutto come un simbolo dell’amore universale. Quindi oggi la lettura di Mozart deve essere intesa non solo come una lettura nuova del suo tempo, ma anche come un messaggio utile ai giorni nostri.”

Ancora Rhorer: “Di solito, quando si parla della coscienza sociale nelle opere di Mozart si menzionano Le nozze di Figaro, ma secondo me il punto in cui Mozart mette più a fuoco questa tematica sociale è proprio nel Don Giovanni in particolare con il personaggio di Masetto, che al contrario di quello che sembra non è affatto stupido, ma perfettamente cosciente della situazione. Masetto si rende conto della manovra di Don Giovanni che è contro di lui per distruggere il suo amore, ma vede anche che non può distruggerlo perché Don Giovanni è un nobile e in questo Mozart mette molto bene in chiaro la situazione di disparità sociale.”

Il regista Graham Vick spiega quanto abbia lavorato con il cast per chiarire e proporre un lavoro “trasparente” per non applicare troppo fortemente l’interpretazione al grande significato del testo, e riuscire a mettere in piedi un meraviglioso dramma giocoso che in questa versione di Praga, originale della prima mondiale risulta scorrevole bellissimo. Racconta di due splendide compagnie e di come sia stato scavato e approfondito il testo del libretto di Lorenzo Da Ponte. “Una parte dell’opera è proprio parola e non azione, tra Don Giovanni e Leporello ci sono sono una serie di scene comiche e assurde che sono venute di nuovo fuori nel grande teatro degli anni ’50 del Novecento, quindi ho sicuramente volto lo sguardo verso il teatro dell’assurdo.”

Conclude così Direttore Artistico Alessio Vlad: “Credo che questa sia l’opera più difficile della trilogia, forse proprio perché c’è una drammaturgia delle parole che non si trasforma necessariamente in una vera azione drammatica. Questo rappresenta un problema anche per quanto riguarda le voci, occorrono dei cantanti che pur con una vocalità simile abbiano dei caratteri profondamente diversi. E questa è una cosa che mi sembra che vada in questo caso di pari passo sia con la direzione che con la regia. Perché la direzione del Maestro Rhorer è molto in bianco e nero, così come la regia di Vick che ruota su dei contrasti molto accentuati proprio per questa difficoltà di individuare musicalmente bene la caratterizzazione musicale non drammatica dei personaggi. Le incognite musicali davanti al Don Giovanni sono sempre tantissime, quindi spero che il nostro sforzo sarà premiato”

Il Sovrintendente Fuortes ha infine annunciato che c’è l’intenzione di riprogrammare la trilogia Mozart/Da Ponte in teatro nella stagione 2021/22 mettendo in scena ogni sera un’opera diversa, alternando i tre titoli. Operazione mai realizzata finora al Teatro dell’Opera di Roma.

Stagione 2018/2019

Don Giovanni

Musica Wolfgang Amadeus Mozart

Dramma giocoso in due atti

Libretto di Lorenzo Da Ponte

Prima rappresentazione: Praga, Teatro degli Stati, 29 ottobre 1787

DIRETTORE: Jérémie Rhorer

REGIA: Graham Vick

MAESTRO DEL CORO Roberto Gabbiani

SCENE Samal Blak

COSTUMI Anna Bonomelli

MOVIMENTI COREOGRAFICI Ron Howell

LUCI Giuseppe Di Iorio

PERSONAGGI E INTERPRETI

DON GIOVANNI Alessio Arduini / Riccardo Fassi 28 settembre, 2, 4, 6 ottobre

LEPORELLO Vito Priante / Guido Loconsolo 28 settembre, 2, 4, 6 ottobre

MASETTO Emanuele Cordaro / Andrii Ganchuk * 28 settembre, 2, 4, 6 ottobre

IL COMMENDATORE Antonio Di Matteo

DON OTTAVIO Juan Francisco Gatell / Anicio Zorzi Giustiniani 28 settembre, 2, 4, 6 ottobre

DONNA ANNA Maria Grazia Schiavo / Valentina Varriale** 28 settembre, 2, 4, 6 ottobre

DONNA ELVIRA Salome Jicia / Gioia Crepaldi 28 settembre, 2, 4, 6 ottobre

ZERLINA Marianne Croux / Rafaela Albuquerque* 28 settembre, 2, 4 ottobre

* dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
** diplomata “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma

NUOVO ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Con sovratitoli in italiano e inglese

LE DATE

ANTEPRIMA GIOVANI, riservata ai minori di 26 anni, mercoledì 25 settembre, (ore 19.00). Per informazioni e prenotazioni: 0648160/312/532/533; pomozione.pubblico@operaroma.it; dipartimento.didattica@operaroma.it

PRIMA RAPPRESENTAZIONE venerdì 27 settembre, ore 19.30

REPLICHE sabato 28 settembre, ore 18.00

domenica 29 settembre, ore 16.30

martedì 1 ottobre, ore 19.30

mercoledì 2 ottobre, ore 19.30

giovedì 3 ottobre, ore 19.30

venerdì 4 ottobre, ore 19.30

sabato 5 ottobre, ore 18.00

domenica 6 ottobre, ore 16.30

Loredana Margheriti

Circa Redazione

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