Sarà “Hamlet. The Black Gothic Tragedy” lo spettacolo di debutto a Catania di “EsosTheatre – Il Teatro degli Esoscheletri”. Appuntamento il 2 novembre in doppia replica (ore 18 e ore 21) al Must Musco Teatro di via Umberto (biglietteria on line e prevendita nei circuiti Box Office e Tickettando-TicketOne).
“EsosTheatre” nasce nel 2011 dal format ideato dal regista Sasà Neri. Obiettivo: ridurre la distanza tra palco e platea, tra prosa e altre arti, tra performer e spettatore in questa nuova drammaturgia molto pop e molto rock, portata in scena nei teatri antichi e nelle acropoli di Sicilia, ma anche a Roma e in Umbria, presto a Palermo e Matera.
Citato dal Libro dell’Anno 2017 Treccani, “EsosTheatre” è stato definito “teatro totale” (Carlo Vulpio – Corriere della Sera), “teatro del presente, del passato e del futuro” (Mosè Previti – Lalleru Art World), “teatro capace di entrare nell’uomo” (Martha Michelini – Rai Vaticano), “teatro d’emozione” (Mariza D’Anna – La Sicilia), “teatro dinamico ed estremamente erotico” (Giuseppina Borghese – La Gazzetta del Sud).
“Hamlet. The Black Gothic Tragedy” ruota attorno all’indagine sull’ineluttabile. Avrebbe potuto Amleto sottrarsi alla tragedia della vendetta di cui è il protagonista? Come si affronta un compito imposto da uno spettro? Come si vive infestati da presagi di sventura e indizi di follia?
Nel copione, che trae principale suggestione dall’Amleto shakespeariano, anche tracce di Macbeth e della Tempesta. E un’indagine sull’essere umano attraverso evocazioni e suggestioni, come è tipico di “EsosTheatre”, che recita con le parole, con la danza, con la musica, con il canto affidati agli oltre 30 performers.
Non a caso, gradi diversi del viaggio di Ofelia verso il delirio sono rappresentati da altrettante interpreti. Non a caso, lo spettacolo non si svolge solo sulle tavole del palcoscenico ma, di quando in quando, avvolge il pubblico con cui si mischia. Non a caso, in scena, la pittrice Solveig Cogliani dipingerà dal vivo sulla scorta delle sensazioni procuratele dalla performance.
In questo Amleto che si chiude nel dubbio, evocando una possibile salvezza, tanto nascerà dalle vibrazioni che gli artisti e gli spettatori sapranno scambiarsi. Come recita il motto di “EsosTheatre” che è, da sempre, “noi siamo il tuo racconto”.