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Nove su nove. L’Italia di Roberto Mancini non si ferma più. Un cammino che non ha eguali. Con il successo a Vaduz, sul campo del Liechtenstein, l’Italia ha messo in fila il nono successo consecutivo e ha eguagliato il record che apparteneva a Vittorio Pozzo, il ct che trascinò gli azzurri al titolo mondiale nel 1934 e nel 1938. Il ct degli azzurri ha dato spazio a buona parte delle riserve: la gara contro il Liechtenstein era facile e così è stato. Alla fine sono arrivati cinque gol, sempre senza subirne nessuno. Ed ora L’Italia può candidarsi seriamente alla vittoria finale di Euro 2020 e non solo ad essere la Cenerentola del torneo. Il ct Roberto Mancini ha cambiato tanto nella formazione dell’Italia che nell’8/a partita del Girone J di qualificazione a Euro 2020 ha giocato a Vaduz. Sirigu prende il posto di Donnarumma, in difesa, da destra verso sinistra, sono stati schierati Di Lorenzo, Mancini, Romagnoli e Biraghi. A centrocampo Zaniolo a destra e Cristante a sinistra, con Verratti (capitano) in mezzo. In attacco Bernardeschi e Grifo ai lati di Belotti.
Si parte e gli azzurri vanno subito in vantaggio dopo due minuti con Bernardeschi che trova il sette su cross di Biraghi. Il raddoppio arriva su calcio d’angolo: Bernardeschi batte il corner con traiettoria ad uscire, svetta Belotti ed insacca. L’Italia controlla la partita che sembra poco più di una partitella di allenamento ‘intesa’. Però bisogna aspettare la mezzora del secondo tempo, anche grazie ad un Liechtenstein voglioso ma di caratura inferiore, per trovare il terzo gol. Al 32′ El Shaarawy, entrato nella ripresa, pennella per Romagnoli, il difensore di testa spedisce in fondo al sacco. Passano cinque minuti ed il Faraone cala il poker: quattro a zero. A tempo scaduto su perfetta imbeccata dell’esordiente Di Lorenzo Belotti di testa fissa il risultato sul 5-0 e gioisce per la sua doppietta personale.
