Lo speaker della Camera dei Comuni, John Bercow, ha respinto la mozione del governo di Boris Johnson per rimettere ai voti oggi l’accordo sulla Brexit raggiunto dal premier Tory con Bruxelles, ma rinviato sabato con un emendamento. Secondo Bercow l’istanza non può essere riproposta nella stessa forma di sabato. A questo punto per il governo è corsa contro il tempo per far approvare entro questa settimana le leggi attuative dell’uscita dall’Ue e ripresentare il deal subito dopo in un contesto nuovo. Pena un rinvio o il no deal.
Il premier Johnson si è dichiarato “deluso” dalla decisione di Bercow, di non consentire oggi un secondo dibattito per votare sull’accordo. Così facendo, ha tagliato corto un portavoce di Downing Street, “ha negato la chance di attuare oggi la volontà del popolo britannico” espressa nel referendum del 2016.
Intanto il Consiglio dell’Ue, a 27, muove “il primo passo formale per portare a termine l’accordo di divorzio” sulla Brexit. Si legge in una nota del Consiglio Ue. Stamani – si legge nel documento – sono stati adottati “la decisione sulla firma dell’accordo di recesso e la bozza adattata delle conclusioni del Consiglio, che ora sarà inoltrata al Parlamento europeo”, per ottenerne il consenso. Il passaggio è stato compiuto con “una procedura scritta”.