Controlli Nas su filiera uova, galline maltrattate e poca igiene

Galline stipate a migliaia in spazi ristretti, uova non tracciate o spacciate per extrafresche, topi che scorrazzano negli allevamenti, carcasse di animali tenute accanto ad esemplari vivi. E’ un mix poco rassicurante di irregolarita’, sciatterie e frodi quello evidenziato dal Nas nei controlli straordinari eseguiti a settembre sulla filiera del settore. Nove le aziende chiuse o sospese. In provincia di Arezzo, in un allevamento “a terra” di ovaiole, sono state trovate 19.750 galline ammassate all’interno di spazi sopraelevati, delimitati da reti metalliche, che ne impedivano la liberta’ di movimento. Per maltrattamento di animali e’ stato denunciato anche il responsabile di un allevamento avicolo di Viterbo: nel corso dell’ispezione sono state rilevate gravi carenze igienico sanitarie ed il decesso di numerosi capi, non rimossi e lasciati in regime di promiscuita’ con quelli vivi. Lo stesso Nas del capoluogo laziale ha riscontrato 6 allevamenti privi delle misure di biosicurezza previste dal Piano regionale di controllo e sorveglianza per prevenire l’influenza aviaria. Dieci allevamenti privi delle misure di biosicurezza, con carenze igienico strutturali e inadeguatezze nelle procedure di autocontrollo, sono stati scoperti nelle province di Latina e Frosinone. Il Nas di Potenza ha sanzionato il responsabile di un allevamento avicolo per aver utilizzato, nel ciclo produttivo e per l’abbeveraggio degli animali, acqua non potabile: attivita’ chiusa e divieto di commercializzazione di 3 mila pulcini.

A Torino i legali responsabili di tre allevamenti sono stati denunciati per aver messo in vendita uova fresche di categoria “A” risultate di minore qualita’ e con date diverse da quella della effettiva deposizione. Sequestrate 13.450 uova con stampigliatura contraffatta e 5.040 prive di tracciabilita’, individuate all’interno di un centro di imballaggio senza autorizzazione. In un allevamento biologico di galline ovaiole, il Nas di Perugia ha sequestrato 19.140 uova in un deposito nel quale e’ stata riscontrata la presenza di roditori e l’insufficienza delle misure adottate per la lotta agli animali infestanti. A Cagliari in 5 allevamenti con annessi centri di imballaggio sono state accertate gravi carenze igienico strutturali, l’irregolare smaltimento di carcasse di animali, l’assenza di tracciabilita’ dei prodotti ed il mancato aggiornamento dei registri relativi ai trattamenti farmacologici. 13.140 le uova di gallina sequestrate. Carenze igieniche e irregolarita’ gestionali anche per 6 aziende di Genova, Firenze, Livorno, Pescara e Salerno mentre il Nas di Palermo ha individuato un deposito completamente abusivo ed operato il sequestro di 30 tonnellate di mangimi. Nelle province di Bari e Matera, i Carabinieri hanno sequestrato due strutture abusive, 1.600 pulcini e 4 mila uova. A Roma sono stati individuati due allevamenti, il primo privo dei registri dei trattamenti farmacologici e di movimentazione degli animali, il secondo specializzato nella vendita online delle uova senza fornire al consumatore informazioni sui prodotti. Nel corso di un’ispezione presso un’azienda agricola nella provincia di Bolzano, il Nas di Trento ha sequestrato 1.061 uova recanti un’errata stampigliatura del codice aziendale del produttore.

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