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Spari su folla durante le proteste in Iraq. E’ strage a Kerbala dove un gruppo di uomini incappucciati ha aperto il fuoco contro i manifestanti in piazza per il carovita. Il bilancio è di 18 morti e oltre 800 feriti ma il numero sembra essere destinato ad aumentare. Al momento non si conoscono i responsabili di questo attacco ma le autorità locali hanno smentito di essere stati loro ad esplodere i colpi.
Le proteste in Iraq ormai durano da diverse settimane. Nella giornata di ieri (lunedì 28 ottobre 2019) i manifestanti sono scesi in piazza per la seconda giornata di dimostrazioni contro il carovita. E il bilancio continua a salire di ora in ora. Nel’ultimo fine settimane le persone uccise sono state almeno 74 mentre oltre tremila hanno dovuto ricorrere all’intervento dei soccorritori. Per cercare di porre fine a questi atti di protesta il Governo ha posto un coprifuoco fino alle 18 di oggi. I dimostranti, però, non si sono fatti intimidire ritornando in piazza e manifestando il loro dissenso contro questo esecutivo.
Ma durante queste proteste degli uomini incappucciati hanno sparato contro i manifestanti a Kerbala. Un bilancio che rischia di aumentare nelle prossime ore viste le oltre 800 persone rimaste ferite. Molti dei dimostranti sono stati travolti dalla calca per il fuggi fuggi generale dopo l’esplosione dei colpi. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, le vittime dovrebbero essere 18 ma il numero dovrebbe salire nelle prossime ore. Al momento non è chiara la responsabilità di questo attacco. La polizia ha smentito un suo coinvolgimento e non è arrivata nessuna rivendicazione da parte dei gruppi islamici.
