Aumentano gli stati americani che riconoscono i matrimoni gay: senato del Maryland ha infatti approvato la legge che legalizza le unioni omosessuali che il governatore democratico Martin O’Malley ha annunciato che intende firmare. Diventeranno così otto gli stati americani, più il distretto della capitale Washington, che hanno legalizzato i matrimoni gay. E in New Jersey la legge è stata approvata dal Congresso statale, ma il governatore repubblicano Chris Christie l’ha bloccata affermando di preferire un referendum sulla questione da tenere in contemporanea con le presidenziali. Anche in Maryland si dovrebbe svolgere un referendum a novembre: è stato infatti con questa promessa che i sostenitori della legge sono riusciti ad ottenere i voti necessari a far approvare, con 25 “sì” e 22 “no”, la legge. Una prospettiva che conferma come la questione dei matrimoni gay sarà uno delle “iusse” elettorali che potranno essere cruciali in alcuni stati, come lo stesso Maryland dove i sondaggi mostrano l’elettorato spaccato sulla questione, con alcuni leader delle chiese afroamericane – che sarebbero quindi sostenitori di Barack Obama – che si sono schierati con i conservatori e i gruppi cattolici nell’opporsi alla misura.
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