Padre Alex Zanottelli, politico mancato, sui militari caduti a Nassiriya

Forti polemiche sulle parole di padre Alex Zanotelli, missionario e pacifista, riguardo ai militari vittime dell’attentato di Nassiriya: ‘I militari vittime dell’attentato a Nassiriya non andrebbero definiti ‘martiri’, in quanto noi eravamo lì per difendere con le armi il nostro petrolio: guardiamoci in faccia e diciamoci queste cose, anche se purtroppo in Italia sembra impossibile dirlo e costa una valanga di insulti… ma è questa la cruda verità. Cosa ci stanno a fare, ancora oggi, i soldati italiani in Iraq, come del resto anche in Afghanistan? Noi occidentali li aiutiamo a fare la guerra all’Isis? Ma se in Siria abbiamo abbandonato i curdi, che hanno davvero lottato contro l’Isis. L’Iraq è davvero una grande patata bollente. Restare in una situazione del genere è un obbligo morale per la comunità internazionale, anche per noi italiani, ma non con i militari: servono ben altre presenze per ricostruire quel territorio e rimettere in piedi quella società’, è l’ultima dichiarazione di padre Alex Zanottelli.

Diamo in rapida velocità un profilo del missionario comboniano, ispiratore e  fondatore di diversi movimenti italiani tesi a creare condizioni di  pace e  di giustizia solidale. Oggi vive nel rione Sanità di Napoli, in una piccola casa ricavata dal campanile della basilica di Santa Maria della Sanità.   Il religioso continua a seguire le vicende italiane e non, facendo sentire la sua voce non  critica ma ‘politica’. Negli anni passati le sue denunce erano spesso rivolte ad esponenti politici di allora, da Andreotti, a Spadolini, a Craxi, a Piccoli e altri.   Attacchi che  furono causa di una serie di accuse nei suoi confronti, specialmente riguardanti il suo spiccato impegno politico che sarebbe andato – secondo la tesi dei vertici ecclesiastici – a discapito della missionarietà religiosa. 

Oggi il suo bersaglio preferito è Matteo Salvini definito ‘razzista, genio malefico, criminale’ che andrebbe  processato anche per la Sea Watch. Salvini rispose: ‘Ma, mi chiedo, un uomo di chiesa può essere sempre così pieno di risentimento e di odio?’.

Oggi il leader della Lega, riguardo alle dichiarazioni di padre Alex su Nassiriya, dichiara: “Dovrebbe vergognarsi, scriverò al Vaticano. Questo signore non sa quello che dice, dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa ai parenti dei nostri morti: è indegno di dirsi prete! Scriverò direttamente in Vaticano’.

‘La lotta contro l’Isis è una lotta giusta’, dice Emanuele Fiano, del Pd, parlando dei caduti di Nassiriya e delle parole di padre Zanotelli: ‘I nostri soldati sono lì all’interno di una missione internazionale, non dobbiamo dimenticare lo scopo complessivo della missione: sconfiggere un nemico della democrazia, che è l’Isis. Questo è l’obiettivo centrale della missione. Sulla definizione di martiri per i nostri militari non saprei, penso che il fatto che l’Occidente si allei per sconfiggere un nemico della libertà e della democrazia occidentale come l’Isis sia uno scopo che dobbiamo perseguire.Non dobbiamo dimenticare che l’Isis è stato sostanzialmente sconfitto ma rimangono ancora i Foreign fighters. L’occidente deve avare in mente che la lotta contro quel tipo di violenza è una lotta giusta’.

‘Parole gravi, chieda scusa alle famiglie dei caduti. Sono profondamente rammaricata dalle parole pronunciate da padre Alex Zanotelli sui nostri connazionali caduti nell’attentato terroristico di Nassiriya, soprattutto nel giorno in cui l’Italia tutta onora la memoria di quegli eroi. Oggi, da un sacerdote e missionario come lui, mi sarei aspettata una preghiera e un rispettoso silenzio nei confronti di uomini massacrati e uccisi a migliaia di chilometri di distanza dai propri cari perché impegnati in una missione di pace’,  dichiara all’Adnkronos Giorgia Meloni, replicando alle affermazioni di padre Zanotelli. Parliamo di quegli stessi uomini – ricorda la leader di Fdi – che, nella Basilica dell’Ara Coeli, l’arcivescovo Marcianò ha amorevolmente definito ‘maestri di pace’. Padre Zanotelli si renda conto della gravità delle sue parole e chieda scusa alle famiglie dei nostri caduti: è il minimo che può fare. Da un sacerdote e missionario come lui, mi sarei aspettata una preghiera e un rispettoso silenzio nei confronti di uomini massacrati e uccisi a migliaia di chilometri di distanza dai propri cari perché impegnati in una missione di pace.

 Per Giuseppe Moles, vicecapogruppo di Forza Italia al Senato, è inutile stupirsi delle indegne parole di questo pretucolo politicante con la kefiah. Anche oggi non perde l’occasione per cercare di avere un po’ di visibilità anziché stare per la prima volta zitto. E lo fa offendendo la memoria di italiani in divisa.

 Galeazzo Bignami puntualizza: ‘Le dichiarazioni odierne di padre Zanotelli sulla strage di Nassiriya sono inaccettabili, al limite del delirante. Le sue parole offendono la memoria dei nostri militari e di tutti i soldati italiani che, in ogni parte del mondo, rischiano la vita in missioni di peacekeeping, e cioè volte al mantenimento della pace, in territori difficilissimi dove la democrazia è un miraggio. È proprio grazie alle nostre Forze Armate impegnate all’estero che viene garantita sicurezza anche ai tanti civili, italiani e non, impegnati nell’assistenza della popolazione locale’.

 

 

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