Il premier Conte a Venezia. Il presidente del Consiglio è arrivato in Laguna intorno alle 18:30 di ieri, 13 novembre,  e si fermerà fino a oggi insieme al ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. I due esponenti del governo hanno preso parte anche alla riunione tecnica nella Centrale operativa comunale. Un vertice per fare il punto sui danni causati dal maltempo ma anche per trovare una soluzione alle piene previste nei prossimi giorni. Le nevicate delle ultime giorni, infatti, potrebbero presto sciogliersi con l’acqua che rischia di alzarsi ancora una volta.

 “Situazione drammatica che ci preoccupa“. Così il premier Conte ha commentato il maltempo che ha colpito Venezia. Il presidente del Consiglio dovrebbe fermarsi fino a oggi in Laguna per verificare tutti i danni procurati dall’acqua alta. Il primo ministro in serata potrebbe sentire telefonicamente anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che nel pomeriggio ha chiamato il sindaco di Venezia per avere delle informazioni su quanto successo. Atteso nei prossimi giorni anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che nella giornata odierna ha proposto un fondo per aiutare la città lagunare a rialzarsi dopo questa ondata di maltempo.

E’ scoppiata, intanto, la polemica sul Mose. Il governatore Zaia ha ribadito non avere responsabilità sulla non attivazione del provvedimento. Possibile che nelle prossime ore ci sia un confronto con il premier Conte per cercare di trovare una soluzione definitiva. “Le stime dei danni – ha detto in conferenza stampa il sindaco di Venezia – sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro. Qui non si tratta solo di quantificare i danni ma anche del futuro della città, visto che lo spopolamento nasce da questo“.

Dopo aver visitato Venezia, il premier Giuseppe Conte ha delimitato il perimetro di quella che dovrà essere l’azione politica per risollevare le sorti di una città che vive uno stato di emergenza. La stima dei danni non è ancora definitiva ma si ragiona in termini di centinaia di milioni.

Il Presidente del Consiglio ha convocato un Consiglio dei Ministri per affrontare il problema con il suo governo. E per stilare un piano che possa essere efficace e di rapida esecuzione. “Per Venezia c’è un impegno a 360 gradi, c’è una situazione drammatica in una città unica, ci dobbiamo essere“, ha dichiarato il premier ai microfoni dell’Ansa. “Con il Cdm di oggi adotteremo il decreto che dichiara lo stato di emergenza per Venezia. Il Presidente della Regione ha richiesto il provvedimento“, ha poi aggiunto il premier al termine della riunione in Prefettura. “Questo ci consentirà di varare già la prima dotazioni finanziarie per quanto riguarda le spese di primo soccorso volte a ripristinare le funzionalità dei servizi“.

 Giuseppe Conte è tornato a parlare anche del MOSE, che aveva definito come un’opera in dirittura di arrivo. “Speriamo che l’impegno basterà, confidiamo di sì, è un’opera su cui ormai sono stati spesi tantissimi soldi ed è in dirittura finale, ora va completata e poi manutenuta“.

Il premier ha poi voluto mandare un messaggio ai cittadini di Venezia, che anche in questi giorni drammatici si sono contraddistinti per il loro impegno e per lo spirito di sacrificio. “Siamo vicini a voi e speriamo di prevenire queste situazioni drammatiche, perchè non si ripetano più“.

‘E’ stato, infatti,   convocato per oggi un Cdm tecnico che prenderà in carico la richiesta di stato d’emergenza del presidente della Regione Veneto Luca Zaia,   ha detto Giuseppe Conte, al termine della riunione post-acqua alta a Venezia. Sul Mose il premier ha aggiunto: ‘Siamo in dirittura finale, al 93% dell’opera, ma non dobbiamo prendere in giro i cittadini, sarà verosimilmente pronto nella primavera del 2021’.

‘Siamo vicini alla comunità veneziana e a tutti coloro che amano Venezia,  patrimonio storico e artistico non solo dell’Italia, ma dell’intera umanità’, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

‘Come avviene sempre dopo un’emergenza, prima ci sarà un’ istruttoria tecnica e successivamente verranno ristorati i danni, anche ai privati’, ha poi risposto Conte a chi gli chiedeva se i cittadini che hanno subito dei danni dall’acqua alta verranno rimborsati.

Il premier, assieme al ministro Paola De Micheli, ha poi annunciato l’approssimarsi della convocazione del ‘Comitatone’ per la salvaguardia di Venezia. ‘Questo incontro ha coinvolto Zaia, il sindaco e i rappresentanti istituzionali. Li metteremo intorno a un tavolo per le decisioni finali. Venezia ha bisogno di definire gli ultimi interventi e tracciare una riga finale in via strutturale delle emergenze’, ha affermato Conte.

De Micheli, da parte sua, ha precisato che per c’è una procedura in corso per la scelta del commissario preposto alla conclusione del Mose, quando avremo tutte le firme ve lo comunicheremo.