Libia, abbattuto un drone italiano del valore di 10 milioni di dollari. “Pensavamo fosse turco…”

Libia,  la guerra non si ferma. I libici abbattono un drone italiano  del valore di 6/10 milioni di dollari. Ma sembra sia un errore. Un velivolo a pilotaggio remoto dell’Aeronautica militare italiana ha prima perso il contatto e poi è precipitato in Libia. Lo fa sapere lo Stato maggiore della Difesa che chiarisce che “il velivolo svolgeva una missione a supporto dell’operazione Mare Sicuro. Il drone seguiva un piano di volo preventivamente comunicato alle autorità libiche. Sono in corso approfondimenti – spiega Smd – per accertare le cause dell’evento”.

La contraerea dell’Esercito nazionale della Libia, le forze che fanno capo al generale Khalifa Haftar, ha abbattuto il drone a Tarhuna, nella regione libica della Tripolitania. Lo riferisce il portale di notizie The Libyan Address, ritenuto vicino al generale, che cita una “fonte militare”. La notizia è arrivata mentre il nostro Stato maggiore della Difesa rendeva noto che un velivolo italiano senza pilota è precipitato in Libia. I libici parlano di un “drone turco che era partito dall’aeroporto civile di Misurata”. Secondo informazioni non confermate, il drone è stato scambiato per un velivolo turco. Infatti i Predator, di fabbricazione Usa, sono utilizzati da Turchia, Italia, Marocco, Eau e Usa. E’ poi precipitato nell’area di Tarhouna il Predator italiano che aveva fatto perdere il contatto radio. Da remoto, il pilota del velivolo ha notato delle spie di allarme accese e da una verifica ha rilevato un principio di incendio a bordo e successivamente ha perso il segnale.

Intanto si apprende che il comando generale dell’esercito nazionale libico ha annunciato che la sua forza aerea ha bombardato un deposito di armi, munizioni e veicoli corazzati a Misurata. Sembra non ci siano state vittime. Il comando generale ha spiegato che l’attentato ha distrutto 19 veicoli corazzati recentemente portati da una nave civile turca al porto di ferro e acciaio di Misurata. Il comando Lna ha confermato che i bombardamenti hanno provocato un colpo e una distruzione dei veicoli corazzati con elevata precisione. Ha anche portato a enormi esplosioni successive a seguito del centramento del deposito di armi, munizioni e missili.

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