Il Movimento 5 Stelle torna alla carica per la revoca delle concessioni ad Autostrade, accusate di non aver fatto “quello che dovevano“. Secondo i pentastellati le mancanze della società sarebbero evidenziate in maniera insindacabile, oltre che dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi, anche dai recenti episodi di cronaca. A causa del maltempo le strade italiane sono state inagibili per motivi di sicurezza, un viadotto è crollato a causa di una frana e diverse voragini e buche si sono aperte sull’asfalto.
La Procura sembra remare nella stessa direzione del MoVimento, evidenziando uno stato di digrado e di incuria.
“C’è un’evidenza fattuale che non hanno fatto quello che dovevano fare“, ha dichiarato Stefano Patuanelli, ai microfoni di Circo Massimo, in onda su Radio Capital. “Gli investimenti sono fermi, i viadotti vengono chiusi, non è accettabile. Sulle concessioni autostradali “c’è un procedimento in corso. Credo vada portato a termine nell’interesse generale del Paese”.
Dopo l’attacco frontale alla Lega, accusata di aver frenato l’iter per la revoca delle concessioni, Luigi Di Maio ha puntato il dito contro Autostrade chiedendo che venga tolta la concessione nel minor tempo possibile. “Si va verso la revoca delle concessioni autostradali. Bisogna togliere a questi signori la concessione il prima possibile dopo che hanno preso i nostri soldi per i pedaggi senza fare la manutenzione delle strutture”.
La sensazione è che, fallita la trattativa per Alitalia, che vedeva tra i protagonisti anche Atlantia, il governo possa procedere alla revoca con meno scrupoli. E soprattutto senza conseguenze di sorta su un altro fascicolo particolarmente delicato.