‘Circo el Grito’, Uomo calamita prima assoluta 12-13-14-15 dicembre, giovedì e venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17 e h 19, presso il Teatro Vascello di Roma

TEATRO VASCELLO SALA GIANCARLO NANNI

PRIMA ASSOLUTA

12-13-14-15 dicembre 2019 giovedì e venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17 e h 19

CIRCO EL GRITO

Uomo calamita
Scritto e diretto da: Giacomo Costantini

Con: Uomo Calamita, Wu Ming 2, Cloyne

Testo e libro originale: Wu Ming 2

Musiche: Fabrizio “Cloyne” Baioni

Ideazione e costruzione di macchinari: Simone Alessandrini

Occhio esterno: Giorgio Rossi

Occhio interno: Fabiana Ruiz Diaz

Consulenza alla drammaturgia: Luca Pakarov

Costumi: Beatrice Giannini

Luci: Domenico De Vita

Produzione: Circo El Grito

Coprodotto da: Fondazione Pergolesi Spontini, Sosta Palmizi

Realizzato grazie al sostegno del Ministero dei Beni Culturali e Regione Marche

 

Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale: Uomo Calamita è la storia di un supereroe assurdo che combatte l’assurdità del fascismo.

“L’Uomo Calamita era diventato il bandito più

ricercato della zona, con un premio di dieci chili di sale

per chi forniva indicazioni utili alla sua cattura.

Si diceva che i nazisti, per scovarlo, avessero costruito

una bussola apposta, e trappole piene di rottami, per attirarcelo dentro.” Wu Ming 2

Suggestioni magnetiche

Wu Ming Foundation e Circo El Grito incrociano i loro sentieri distillando un oggetto narrativo non identificato che contamina il linguaggio della pista e quello della carta, i funambolismi del corpo e quelli della lingua, le note di uno spartito con le frasi di un racconto e con i gesti di un circense.

In scena vedrete l’Uomo Calamita alle prese con i suoi superpoteri. Che ci crediate o no, resterete col fiato sospeso mentre prova in segreto i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico.

E se non bastassero i suoi virtuosismi in altezza a farvi tremare le budella, ci penserà Cloyne che sulla batteria sfoga tutta la sua rabbia da quando i nazisti gli hanno ammazzato il fratello. Wu Ming 2 non solo racconta la loro storia ma ne prende parte. Sarà lui a cimentarsi in un esercizio dalla cui riuscita dipenderà la vita dell’Uomo Calamita. Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio: in uno dei suoi numeri l’Uomo Calamita è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua. L’unica chiave capace di aprire il lucchetto che lo immobilizza è dentro una cassaforte che si aprirà solo se Wu Ming 2 riuscirà nell’esercizio di mentalismo.

Processo creativo

Lo spettacolo ideato da Giacomo Costantini, con la collaborazione di Wu Ming 2, ha assunto come modello di lavoro il dialogo tra il processo di creazione di un dramma circense e la costruzione del soggetto narrativo di un romanzo storico. I due autori si sono confrontati in un fecondo scambio durante due anni di creazione: se Costantini ha potuto appoggiarsi sugli approfondimenti storici e narrativi del libro in costruzione, Wu Ming 2 – man mano che avanzava con la scrittura – ha visto concretizzarsi in gesto circense l’universo che stava scrivendo. Prima che venisse conclusa la scrittura scenica dello spettacolo è stato coinvolto il compositore batterista Cloyne. In Uomo Calamita la musica è interamente eseguita dal vivo e, al pari del circo e della letteratura, è stata parte integrante del percorso di creazione dello spettacolo.

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