Napoli è crisi: al San Paolo perde 2-1 contro il Bologna

Grande in Champions, piccolo quando gioca in Italia. L’anno della riscossa, del successo ‘tricolore’ è già bello che archiviato. Ma continuando così anche il quarto posto rischia di diventare un obiettivo irraggiungibile. Il Napoli semplicemente, almeno fino ad ora, non c’è: fa da comparsa nel campionato di calcio. Si è di fronte ad una crisi senza fine suggellata dai fischi assordanti di un San Paolo che non crede ai suoi occhi. Nella 14a giornata di Serie A, il Napoli perde 2-1 contro il Bologna e non esce dalla crisi: per Ancelotti sono 6 gare di fila senza vittorie in campionato e gli azzurri sprofondano a -17 dall’Inter. Al San Paolo una zampata di Llorente al 41′ porta avanti i padroni di casa, che nella ripresa si fanno rimontare da Skov Olsen (58′) e da Sansone (80′).

Con la sconfitta di stasera sono sei le gare in campionato senza vittorie e l’ultima vittoria al San Paolo risale a un mese e mezzo fa, il 2-0 al Verona. Da allora 4 pareggi e due sconfitte, che hanno fatto scivolare gli azzurri fuori dalla zona Europa. Per un tempo, pur senza incantare, il Napoli gioca bene anche grazie ad un Bologna troppo timido e impreciso nelle ripartenze. Il gol nel finale di Llorente sembrava aver messo in discesa la gara. Ma non è stato così. La ripresa inizia con un Bologna che cambia pelle: è tutta un’altra squadra. Ed il gol è il coronamento di questo sforzo. Il pareggio di Skov Olsen è una mazzata per i padroni di casa, che cominciano probabilmente anche ad avvertire le fatiche di Champions e non riescono più a pressare a dovere e ad arrivare per prima sulle seconde palle. Ancelotti prova a vincerla come è giusto che sia, ma i già fragili equilibri saltano per aria anche per via della contemporanea presenza di troppi uomini offensivi. Il Bologna ci crede sempre più con il passare dei minuti, si rende conto che gli avversari sono in difficoltà e il gol di Sansone a 10′ dalla fine è il giusto premio per una squadra che non ha mai mollato. Il Napoli ci prova in tutti i modi ma è impreciso e al 95′ anche un po’ sfortunato, quando Llorente si vede annullare il gol del 2-2 per un lieve fuorigioco. E quando Pasqua decreta la fine, piovono fischi per tutti: ora serve un chiarimento tra allenatore, giocatori e società per salvare quel poco di salvabile in campionato.

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