Le stime del Pil per il 2019 fanno registrare un brusco rallentamento. Stando alle stime dell’Istat, il Prodotto interno lordo dovrebbe salire dello 0,2% a fronte di quanto previsto in primavera, quando si parlava dello 0,3.
Il dato fa registrare quindi un netto rallentamento rispetto al 2018, quando l’Italia ha chiuso l’anno il Pil al +0,8%. Un deciso passo indietro dunque rispetto al 2018 e un sensibile arretramento rispetto alle stime di inizio 2019 per la fine dell’anno. “L’attuale scenario di previsione è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso rappresentati da possibili evoluzioni negative dei conflitti tariffari e delle turbolenze geopolitiche con riflessi sfavorevoli sull’evoluzione del commercio internazionale e sul livello di incertezza degli operatori“, recita il rapporti Istat con le stime sul Pil per il 2019.
La buona notizia presentata dall’Istat nei dati contenuti nel report sull’economia italiana è relativa al 2020, quando il Pil dovrebbe crescere dell 0,6 per cento. Un lieve ma significativo incremento anche rispetto alla situazione attuale.
La seconda buona notizia è legata al tasso di disoccupazione che dovrebbe far registrare un significativo miglioramento fermandosi al 10% e abbassandosi quindi di circa mezzo punto. Per il 2020 è previsto un ulteriore calo con il dato che dovrebbe attestarsi al di sotto della soglia della doppia cifra. Esattamente al 9,9%.
Gli italiani continuano a caratterizzarsi per una decisa propensione al risparmio che in qualche modo influisce sull’economia del paese. In un clima di incertezza, la popolazione tende a risparmiare e ad accumulare il denaro evitando investimenti ingenti.