Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky incontrerà a Parigi il leader russo Vladimir Putin per discutere della fine della guerra nell’Ucraina orientale. Da 5 anni, la zona è controllata dai separatisti filorussi anche grazie all’appoggio politico, economico e militare di Mosca. Zelensky ha basato tutta la sua campagna elettorale sulla volontà di risolvere la crisi e, a inizio ottobre, ha raggiunto un accordo con i ribelli per organizzare elezioni nelle regioni occupate. L’incontro con Putin dovrà sciogliere alcuni punti rimasti in sospeso, come il completo ritiro delle truppe filorusse dall’area e la riacquisizione da parte dell’Ucraina della sovranità sul confine con la Russia.
Gli oppositori di Zelensky, però, pensano che senza l’appoggio degli Stati Uniti il presidente farà eccessive concessioni al Cremlino. Alcuni temono addirittura che il leader ucraino possa concedere l’amnistia ai capi dei ribelli e conferire una vasta autonomia alle regioni occupate, consentendo alle forze russe di continuare a esercitare la propria influenza politica.