Israele tornerà al voto il 2 marzo per la terza volta in meno di un anno, dopo le elezioni del 9 aprile e del 17 settembre che non hanno portato alla formazione di un governo. Dopo corsa contro il tempo, i deputati hanno approvato in quarta lettura la legge che scioglie la Knesset alcune ore dopo la deadline di mezzanotte, termine ultimo per formare un governo. Il voto rappresenta l’ultima ‘speranza’ per formare un governo perché fino ad ora non è stato possibile trovare un accordo fra i due principali partiti, il Likud del premier Benyamin Netanyahu e Blu e Bianco di Benny Gantz.
Netanyahu ha annunciato alla Corte suprema che lascerà tutti gli incarichi ministeriali che ora ricopre entro il primo gennaio del 2020. Attualmente Netanyahu guida anche i ministeri dell’Agricoltura, del Welfare, della Sanità e della Diaspora. Lo riporta il sito di Ynet, affermando che si prevede che Netanyahu conservi la carica di premier e che sia lui a scegliere i ministri alla guida dei vari dicasteri.