‘Chi vuole lavorare, ha la possibilità di farlo con noi fino al 2023. Può capitare che qualche parlamentare si senta più trascurato: io dico a tutti i parlamentari, attenzione noi siamo solo all’inizio dell’opera, abbiamo un arco di tempo importante, abbiamo riforme da offrire al Paese. Chi vuole lavorare per migliorare il Paese lo fa adesso, qui con noi’, dice il premier Giuseppe Conte, interpellato a margine del Consiglio europeo su possibili nuove uscite dalla maggioranza. Prevede nuove uscite di parlamentari dalla maggioranza? No, assolutamente no – dice il premier – chi vuole lavorare ha la possibilità di farlo con noi fino al 2023.
‘Se ci sono senatori come Ugo Grassi che vogliono passare alla Lega, evitino di dire che abbiamo cambiato idea: scrivano una bella lettera al presidente del Senato in cui dicono che vogliono cambiare casacca, e alleghino anche il listino prezzi dei senatori sul mercato delle vacche inaugurato da Matteo Salvini, che ricorda quello di Silvio Berlusconi. Dicano chiaramente che il tema non è il Mes ma le cose che sono state promesse loro’, afferma Luigi Di Maio in una diretta video su facebook.
In realtà mentre ancora le Camere esaminano la manovra lunedì sera ci sarà un vertice di governo che, caso strano, cade proprio all’indomani del traguardo dei 100 giorni del Conte II.
L’obiettivo della riunione convocata da Giuseppe Conte a palazzo Chigi è fare il punto sui temi all’ordine del giorno dell’agenda di governo. Luigi Di Maio ha parlato di ‘cronoprogramma per i prossimi tre anni’, mentre Nicola Zingaretti ha fatto notare che è inutile scrivere cose non condivise in un contratto mentre è preferibile individuare misure condivise, compito che spetterà a Conte e che il Pd “arricchirà”.
Ma a far fibrillare la maggioranza, e in particolare il socio di maggioranza M5s, è la notizia delle defezioni di alcuni senatori grillini. Pochi minuti dopo la formalizzazione del passaggio dell’ex senatore M5s Ugo Grassi alla Lega, Luigi Di Maio ha affermato: ‘Se ci sono senatori come Ugo Grassi che vogliono passare alla Lega, evitino di dire che abbiamo cambiato idea: scrivano una bella lettera al presidente del Senato in cui dicono che vogliono cambiare casacca, e alleghino anche il listino prezzi dei senatori sul mercato delle vacche inaugurato da Matteo Salvini, che ricorda quello di Silvio Berlusconi. Dicano chiaramente che il tema non è il Mes ma le cose che sono state promesse loro’, afferma Luigi Di Maio in una diretta video su facebook.
Anche sul Mes non fila tutto liscio: ‘Sulla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità ora sono in sospeso questioni giuridiche minori, ma il dibattito continua a livello nazionale: dobbiamo aspettare che si concludano le procedure nazionali e contiamo di chiudere il file il prima possibile, all’inizio dell’anno prossimo’, dice il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, a margine del Consiglio Europeo e dell’Eurosummit a Bruxelles. A chi gli chiede per quale motivo Paesi del Sud Europa come Italia e Portogallo dovrebbero ratificare una riforma che sembra riflettere in misura maggiore le preoccupazioni dei Paesi nordici, Centeno risponde rimarcando che ‘tutti i dossier sono stati affrontati con un obiettivo, quello di fare progressi nell’integrazione europea, di preservare la stabilità finanziaria e di permettere a tutte le economie di crescere più velocemente, che in fin dei conti è ciò che vogliamo per tutti i nostri cittadini’. La riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, a questo riguardo – continua Centeno – non è diversa: ha un approccio abbastanza equilibrato per rendere tutti i nostri debiti più sicuri e rafforzare il ruolo dell’Esm come una barriera contro il contagio nelle crisi, che alcuni anni fa non eravamo pronti ad affrontare alcuni anni fa. Penso che sia piuttosto importante per tutti i Paesi’.
Ma il premier italiano Giuseppe Conte, oggi a Bruxelles per il Consiglio Europeo, tira il freno: “Rispetto le aspettative” del presidente dell’Eurogruppo, spiega, ma poi a condividere i risultati, a sottoscriverli è ciascuno Stato, nell’ambito delle sue prerogative. Nel caso del governo italiano, l’ho sempre dichiarato, sarà ampiamente coinvolto il Parlamento. Quindi, aspettiamo a dare una data”.
Conte tranquillizza i suoi: ‘Non sono preoccupato per la tenuta del governo. Al momento opportuno anche i passaggi del dibattito pubblico, che hanno creato fibrillazioni, hanno portato sia alla Camera che al Senato, il riscontro numerico. C’è stata piena dimostrazione di coesione nella maggioranza’. Ma i numeri della maggioranza sono certamente meno solidi dei giorni scorsi.
E l’accelerazione sulla riforma della legge elettorale agita anche chi non teme smottamenti nell’immediato, come Italia Viva che anzi guadagna un deputato alla Camera, l’ex forzista Davide Bendinelli. Dunque l’obiettivo del vertice di lunedì è chiaro: ritrovare slancio e fissare l’agenda dei prossimi mesi per evitare una crisi e quindi il ritorno anticipato alle urne.
Dal Quirinale è giunto da settimane il messaggio che in caso di caduta di questo governo non si cercherà di dar vita a un nuovo esecutivo, avendo ormai esaurito tutte le maggioranze possibili a fronte dei numeri parlamentari.
Nemmeno l’ipotesi di un referendum costituzionale, nel caso si raggiungesse il numero magico di 64 firme di senatori pronti a richiederlo, indurrebbe il Capo dello Stato a cercare di dar vita a un governo di pochi mesi per arrivare fino a maggio-giugno. Nessun ‘salvacondotto’ per evitare le urne viene infatti preso in considerazione, alle attuali condizioni, perché viene considerata non sostenibile una situazione di un Paese retto da un governo fragile con i conti pubblici in balia dei mercati.
Lunedì sera a palazzo Chigi dunque quando i leader di maggioranza si siederanno al tavolo con Conte dovranno portare un’agenda chiara per cominciare il nuovo anno con un orizzonte di ampio respiro.
Matteo Salvini, reale preoccupazione per gli esponenti del governo, afferma: ‘Credo che in Italia si pagano troppe tasse, rispetto ai servizi che vengono messi a disposizione dei cittadini. Pagare le tasse per avere in cambio la spazzatura in strada non è possibile. E’ meno costoso fare impresa in Brianza, invece che farla ad Avellino. Se non si rilancia la zona sud del Paese, come porti, aeroporti etc, l’Italia non migliorerà mai’.
Salvini, sarà a Napoli, ‘perché mi aspettano, da tanto, gli agenti del carcere di Poggioreale. Si parla di storie di spaccio di droga e di camorra. Quando vado a visitare i detenuti, hanno a loro disposizione avvocati, garanti, ma i poliziotti, se avessero bisogno di un avvocato, devono pagarlo con le proprie tasche. Entreranno 1500 agenti nella penitenziaria, grazie alla manovra economica dello scorso anno. Lunedì arriva in Senato la manovra economica del nuovo Governo e, da quel che abbiamo letto, di soldi ce ne sono molti di meno. Come Lega faremo battaglia, perché sulla sicurezza non c’è da tagliare, ma da investire’.