Aumenta sempre di più il debito pubblico italiano. Nel rapporto mensile di Bankitalia, a ottobre il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 7,5 miliardi rispetto al mese precedente, toccando quota 2.446,8 miliardi. Un aumento – si spiega – dovuto all’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (9,8 miliardi, a 55,5 miliardi) che ha più che compensato l’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (0,7 miliardi). Invece gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio hanno complessivamente diminuito il debito di 1,5 miliardi.
Nello stesso mese, inoltre, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 39,1 miliardi, in aumento del 24,5 per cento (7,7 miliardi) rispetto allo stesso mese 2018. Per Banca d’Italia, questo dato è dovuto perché “il forte aumento risente dei versamenti in autoliquidazione dei contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità fiscale, la cui scadenza era stata prorogata all’autunno”. Nei primi dieci mesi del 2019 le entrate tributarie sono state pari a 344,3 miliardi, in aumento dell’1,4 per cento (4,6 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Al netto degli effetti delle disomogeneità contabili” per Bankitalia, comunque, “si può stimare che la dinamica delle entrate tributarie sia stata più favorevole”.