‘Aggiungi un posto a tavola’, al Teatro Brancaccio di Roma fino al 6 gennaio 2020

Dal 18 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020 torna in scena al teatro Brancaccio di Roma “Aggiungi un posto a tavola”, intramontabile commedia di Garinei e Giovannini che da oltre trent’anni incanta le famiglie italiane.

Il grande successo riscosso per l’edizione di Alessandro Longobardi porta in scena lo spettacolo nei teatri di tutt’Italia per il terzo anno consecutivo.

Una fredda serata romana, via Merulana ornata di luci, famiglie felici con bambini e anziani fanno da cornice alla mia serata: si sente lo spirito del Natale ed io sono alla prima dello spettacolo con mia madre, mia figlia ed i miei nipoti. Un sentimento di malinconia mi pervade e allo stesso tempo mi scalda il cuore: torno alla mia infanzia, ai teatri domenicali con la famiglia, ai buoni costumi e princìpi.

Una sala gremita di spettatori attende l’inizio dello spettacolo: ci sono persone di tutte le età e di tutti i generi, esultanti all’idea di farsi rallegrare da quelle musiche che li deliziano da generazioni.

Il cast, ormai saggiato da tre anni di esperienza, è composto da grandi professionisti e tecnici del panorama italiano, e lavora in maniera impeccabile per tutte e tre le ore di spettacolo.

Gianluca Guidi cura la messa in scena ed interpreta brillantemente il personaggio principale, Don Silvestro. La sua presenza scenica è ironica e rassicurante, seria e umana.

Marco Simeoli, interpreta con versatilità il Sindaco Crispino, ed il pubblico non trattiene le risate e gli applausi. Una strepitosa Camilla Nigro si conferma nel ruolo di Clementina che con la sua energia frizzante e l’armonia dei suoi canti fa innamorare proprio tutti.
Ortensia, moglie di Crispino, è magistralmente interpretata da Francesca Nunzi.

La novità di questo terzo anno è la partecipazione straordinaria di Lorenza Mario nel ruolo di Consolazione, donna di facili costumi che giunge in città e stravolge l’ordine cittadino. Essa, Maddalena di questa novella, dopo aver sofferto discriminazioni ed emarginazioni verrà accettata ed amata dal popolo.

La sapiente orchestrazione tra corpo di ballo, cantanti (che non hanno mai smesso di cantare dal vivo), coreografia di Gino Landi, direzione musicale dal vivo di Maurizio Abeni, scenografia di Gabriele Moreschi, costumi di Francesca Grossi e Sartoria Brancaccio e straordinari effetti sonori e video, danno vita ad uno spettacolo fluido e funzionante, privo di inceppature e di esitazioni.

Adulti e bambini sono travolti dalle buone energie, dall’ironia e dai buoni messaggi comunicatici da “la voce di lassù”, interpretata da Enzo Garinei.

Un pizzico di timore suscitato dagli effetti speciali ritraenti il diluvio universale e un sentimento di commozione alla visione della colomba, simbolo eterno di questa commedia, concludono la mia serata piena di sorrisi e risate al teatro Brancaccio.

Lo spettacolo finisce, gli applausi riempiono la sala, e io ritorno a casa, in questo stanco ultimo mercoledì prenatalizio, con il cuore pieno di sentimenti di amore, famiglia, perdono e condivisione.

Barbara Lalle

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