Liberalizzazioni. Farmacie ogni 3.300 abitanti. Licenze taxi ai sindaci

Ultime battute del confronto nella commissione Industria del Senato sul decreto legge sulle liberalizzazioni. L’obiettivo è  avviare già da domani il confronto in Aula sul nuovo testo scaturito dagli emendamenti presentati dall’esecutivo e dal dibattito nelle commissioni Bilancio e Industria. Il ‘pacchetto liberalizzazioni’ rischia, però, di arrivare in Aula stravolto e sempre più svuotato rispetto a quanto ‘timidamente’ fatto dal governo Monti. Sul tavolo restano tanti punti controversi ma a tenere banco nella discussione generale restano i taxi, le farmacie e il provvedimento sulla tesoreria unica nazionale.

Taxi: licenze ai Sindaci. Saranno i comuni a poter decidere sulle licenze dei che però dovranno chiedere un parere preventivo all’Autorità per i Trasporti. L’Autorità potrà ricorrere al Tar del Lazio in merito alle decisioni dei sindaci. Nella precedente versione, il parere dell’Autorità era ‘obbligatorio e non vincolante’; nel nuovo testo salta questa precisazione. Sulle licenze dei taxi “Comuni e Province, nell’ambito delle proprie competenze, provvedono previa acquisizione di preventivo parere da parte dell’Autorità” per i Trasporti ad “adeguare il servizio taxi”.

Farmacie: una ogni 3.300 abitanti. A fatica è stato trovato l’accordo sulle farmacie: se ne potrà aprire una ogni 3.300 abitanti, e non ci saranno quote riservate per i concorsi straordinari per le nuove aperture. Secondo la relatrice del decreto liberalizzazioni Simona Vicari (Pdl), in questo modo si potranno aprire circa 5.000 nuove farmacie come era obiettivo del governo. Dal prossimo anno in farmacia si potrà comprare anche una sola pillola. Se sarà approvato l’emendamento depositato in commissione, l’Aifa entro il 31 dicembre deve rivedere “le modalità di confezionamento dei farmaci” per “identificare confezioni ottimali anche di tipo monodose in funzione delle patologie”.

Rating per le imprese. Nel Dl liberalizzazioni è stato introdotto il ‘rating legalità’ per le imprese. L’obiettivo, spiega Simona Vicari, “é premiare tutte le imprese che operano sul territorio nazionale correttamente”. Il ‘rating per la legalità’  diventa un parametro attraverso il quale le imprese saranno incentivate a tenere comportamenti in linea con il contrasto alla criminalità e diventerà anche un elemento centrale nella vita delle stesse imprese, utilizzato come strumento premiale nell’accesso al credito ed alle agevolazioni pubbliche.

Tesoreria unica. Le misure che introducono la tesoreria unica verranno riscritte in seguito alla presentazione di un nuovo emendamento del governo. L’attuale formulazione del decreto liberalizzazioni impone agli enti locali di trasferire il 50% delle proprie liquidità di cassa allo Stato, una misura fortemente avversata da Comuni, Province e Regioni che hanno annunciato ricorsi alla Consulta.

Imprese giovani con 1 euro, notai gratis. I giovani ‘under 35’ potranno aprire una srl anche con 1 euro di capitale. Il notaio per lo svolgimento delle pratiche sarà gratis.

Tribunali imprese salgono a 20. Semaforo verde alle misure che istituiscono il tribunale delle imprese. Sul territorio nazionale ora saranno istituite 20 sedi rispetto alle 12 precedentemente ipotizzate. Il contributo unificato viene raddoppiato, mentre nel testo originario del decreto legge era quadruplicato.

Contratti ferrovieri. La commissione Industria del Senato ha dato il via libera all’emendamento che prevede la possibilità per le imprese ferroviarie di non attuare il contratto collettivo ma di affidarsi alla contrattazione. Questo dovrà essere fatto dalle “organizzazioni più rappresentative a livello nazionale”.

Tassa a grandi società a favore dell’Antitrust. Arriva un ‘balzello’ sulle grandi società e servirà a finanziare l’Antitrust. Il contributo è pari allo 0,08 per mille del fatturato risultante dall’ultimo bilancio delle società di capitale, con ricavi superiori ai 50 milioni di euro.

Rete gas: Eni via da Snam. Eni e Snam saranno smembrate entro settembre 2013. Entro il 31 maggio 2012 dovrà invece essere emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla materia. Lo scorporo delle due società dovrebbe avvenire entro il 24 settembre 2013 perché il Dl liberalizzazioni entrerà in vigore al massimo entro il 24 marzo, pena la sua decadenza.

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