Taglio dei parlamentari, la Lega ‘salva’ il referendum: superate le 64 firme

Taglio dei parlamentari, raccolte le sessantaquattro firme necessarie per richiedere il referendum. Dopo lo slittamento per il passo indietro dei forzisti vicini alla Carfagna, i promotori della raccolta firme hanno blindato il verbale grazie anche ad alcuni senatori della Lega.

Stando alle prime indiscrezioni raccolte, la soglia delle sessantaquattro firme sarebbe stata raggiunta e addirittura superata anche grazie a senatori leghisti. Ci sarebbero ex pentastellati, usciti dal Movimento nella crisi delle ultime settimane, ma anche da storici esponenti del Carroccio. C’è chi pensa che il supporto dei senatori leghisti potrebbe essere stato concordato per andare a ostacolare la maggioranza di governo. Una piccola spinta per mettere i bastoni tra le ruote ai ministri del Conte Bis, costretti a confrontarsi con una nuova questione che potrebbe avere ripercussioni sulla riforma della legge elettorale e che potrebbe trasformarsi in un tema di discussione particolarmente scivoloso. Solo pochi mesi fa infatti il Partito democratico votava con convinzione contro il taglio dei parlamentari proposto dal governo di allora, formato da Lega e Movimento 5 Stelle.

 I promotori della raccolta firme hanno quindi chiuso il discorso prima della scadenza, fissata per il prossimo 12 gennaio. Raggiunta,  e superata,  la soglia dei 64 nominativi a favore, la palla passa ora alla Cassazione. La Corte dovrà esprimersi sulla richiesta di indire un referendum, che in questo caso sarebbe confermativo.

 Inutile sottolineare il fastidio nella maggioranza di governo e soprattutto nel Movimento 5 Stelle, visto che la raccolta firme si è conclusa con un successo anche grazie al sostegno di senatori che solo fino a pochi mesi fa avevano votato e sostenuto la proposta che rappresenta un vero e proprio cavallo di battaglia di Luigi Di Maio.

”Stamattina ho ritirato la firma sul referendum confermativo sul taglio dei parlamentari. L’ho ritirata, perché la mia posizione è stata strumentalizzata da alcuni e travisata da altri”,  scrive su Facebook il senatore M5s, Mario Michele Giarrusso.

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