Dopo le polemiche sul gol fantasma non convalidato a Muntari nella partita Milan-Juventus, è tornato d’attualità il tema del controllo elettronico della linea di porta. Il sistema esiste da tempo, è italiano e porta la firma dell`ingegner Arcangelo Distante, direttore dell`Issia-Cnr di Bari, che ha portato avanti gli studi in collaborazione con la Federcalcio. Il programma è stato sperimentato con successo da una commissione tecnica della Fifa il 4 novembre. L’ingegner Distante ne parla in un’intervista rilasciata a Il Giornale. “Al progetto iniziale, che prevedeva, spiega Distante nell’intervista, due telecamere ai lati di ogni porta, abbiamo aggiunto una terza telecamera dietro la porta per avere la massima visibilità. C`è poi un computer che elabora in una sola immagine le tre che arrivano dalle telecamere e in qualche decimo di secondo avverte l’arbitro di ciò che è successo. Si tratta di telecamere in grado di fornire da 300 a 400 immagini al secondo, molto più evolute di quelle attualmente in uso che al massimo scandiscono 50 immagini al secondo”. Quanto ai costi, dice Distante, sono “assolutamente marginali. Un sistema di questo tipo, replicato su 20 stadi, verrebbe a costare sugli 80mila euro. L`investimento di tutta la Serie A si aggirerebbe sul milione e mezzo. Ma si tratterebbe di una spesa una tantum che fra l’altro potrebbe rientrare nelle infrastrutture dell’impianto. Alla gestione è sufficiente un tecnico. Con altre sei telecamere a stadio, il sistema può dire con chiarezza se un giocatore è in fuorigioco e se un fallo è stato commesso dentro o fuori area. Ma la Fifa non vuole saperne” conclude sconsolato l’ingegnere.
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