La Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere (Mantova) ha scoperto 62 lavoratori irregolari, di cui 6 in nero, presso aziende agricole del Mantovano. I controlli sono stati fatti su 16 aziende impegnate per lo piu’ nella raccolta delle uve dell’ultima vendemmia: solo la meta’ di queste e’ risultata regolare. I 6 lavoratori in nero non erano contrattualizzati e quindi privi di qualunque forma di tutela.
Come informa una nota, alcune delle aziende irregolari stipulano contratti di appalto con una cooperativa che, mascherando una somministrazione illecita di manodopera, si e’ limitata a mettere a disposizione del committente le mere prestazioni lavorative dei propri dipendenti (ad un costo “competitivo” in quanto, in qualita’ di cooperativa, fruisce di una normativa fiscale e contributiva agevolata), in assenza degli elementi essenziali che contraddistinguono e legittimano l’appalto, come: l’organizzazione dei mezzi, la direzione o organizzazione dei lavoratori e l’assunzione, da parte dell’appaltatore, del rischio d’impresa. Si tratta di forme di lavoro irregolare ancora piu’ insidiose rispetto al “lavoro nero”, perche’ richiedono un’analisi contabile, con specifiche competenze tecniche, essendo necessario contestare la validita’ di rapporti di lavoro apparentemente regolari. Il contrasto al lavoro sommerso nel settore agricolo, spiega ancora la Gdf, e’ stato intrapreso dalla Tenenza di Castiglione delle Stiviere a partire dalla vendemmia del settembre 2018, estendendo poi le ispezioni in diversi altri settori dell’economia dell’alto mantovano (come i laboratori tessili gestiti da soggetti di etnia cinese), individuando, complessivamente, 226 posizioni di lavoratori irregolari di cui 86 completamente in “nero”. Nel corso delle operazioni eseguite presso le 124 imprese sono stati identificati 534 lavoratori, sono state applicate 34 misure di sospensione dell’attivita’ e segnalate all’Autorita’ Giudiziaria 8 lavoratori clandestini e i rispettivi datori di lavoro. Sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 420.000 euro, segnalati contributi non versati per oltre 300 mila euro e ritenute Irpef per circa 50 mila euro.