Kinky Boots
L’amicizia fa la differenza
Grande successo per la prima di Kinky Boots al Teatro Brancaccio con grande partecipazione di pubblico e standing ovation danzante finale.
Il musical che debuttò a Broadway nel 2013, aggiudicandosi sei premi alla 67ª edizione dei Tony Awards, si trasforma in una produzione del Teatro Nuovo Milano e arriva a Roma cantato tutto in italiano e accompagnato da una incredibile orchestra dal vivo non visibile dalla platea. Con la regia di Claudio Insegno, musica e testi di Cyndi Lauper e libretto firmato da Harvey Fierstein, Kinky Boots ci trascina e ci coinvolge, descrivendo personaggi fortemente caratterizzati nei quali ognuno può immedesimarsi.
Kinky Boots ci ha appassionato perchè è la rappresentazione e la prova che il futuro è nelle nostre mani e lo possiamo cambiare nel momento in cui siamo pronti a mettere in discussione il nostro mondo e le nostre idee.
E così Charlie Price (Marco Stabile), avendo ereditato dal padre la fabbrica di scarpe di famiglia, ormai ridotta al lastrico, e vedendosi costretto a licenziare alcuni dipendenti, comprende che per risollevare le sorti dell’azienda, ma anche dare una svolta alla sua vita, deve cambiare visione e osare con un prodotto totalmente nuovo. L’incontro con Lola (Stan Believe), una favolosa drag queen, porterà Charlie dalla produzione di scarpe classiche per uomo a quella di stivali dal forte design, impresso proprio dalla personalità eclettica di Lola, e gli permetterà di lanciarsi nelle sfilate milanesi della Fashion Week.
Charlie, così, va fino in fondo e corre il rischio di scoprire il vero se stesso, la natura delle proprie aspirazioni e dei propri sogni: nel numero finale le parole “se tu brillerai io risplenderò … tu con dignità celebra te stesso e poi vedrai, tu sei chi vuoi, tu sei unico!” racchiudono perfettamente lo spirito e il significato dello spettacolo che vuole sottolineare anche il grande potere dell’amicizia come elemento determinate della vita.
Marco Stabile, uno dei più giovani e promettenti attori italiani, presenta un personaggio sfaccettato, in guerra con se stesso e si esibisce in brani a volte toccanti a volte più coinvolgenti. Stan Believe, grande dominatore del palco per la sua carica energizzante e dal raffinato accento francese, fa emergere temi scottanti e attuali che vanno dalla lotta all’intolleranza alla transfobia; applausi anche per Martina Longhi nel divertente ruolo di Lauren e per tutti gli altri 16 performer e cantanti che, con le 6 Angels, danno vita ad uno spettacolo dalle sonorità ampie e avvolgenti, con voci forti e intense, amplificato dalla decisa diversità dei costumi e delle scenografie e dalla mirabile OrchestRACZ diretta dal maestro Angelo Racz.
Kinky Boots al Teatro Brancaccio fino al 26 gennaio 2020.
Roberta Melasecca