Rc auto familiare, pioggia di emendamenti: il Governo pensa al rinvio

L’Rc auto familiare è una novità introdotta dalla Manovra 2020. Inserita nel decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio e posticipata poi a metà febbraio dal decreto Milleproroghe, pochi ancora la conoscono ma dovrebbe entrare in vigore ufficialmente domenica 16 febbraio. Ma qualcosa, ora, rischia di incepparsi.

Cos’è e come funziona l’Rc auto familiare

Con un’evoluzione della legge Bersani del 2007, la nuova assicurazione auto per famiglie permetterà ai nuclei familiari di rinnovare i contratti per i propri mezzi di trasporto (oltre alle auto sono conteggiati anche moto e scooter) adeguando tutte le classi di merito alla classe più favorevole. In pratica, viene creata una classe unica familiare, più vantaggiosa.

Non potranno aderire alla nuova forma assicurativa gli assicurati che sono già in prima classe di merito, i nuclei che hanno un solo veicolo e tutti gli assicurati che nei 5 anni precedenti hanno causato un sinistro con colpa.

Grazie alla Rc auto familiare secondo il Governo dovrebbe essere possibile ottenere un notevole risparmio sui costi dell’assicurazione.

La simulazione

Prendiamo come esempio un nucleo familiare con un’auto, una moto e un motorino: solo l’auto è in prima classe di merito, e i veicoli a due ruote in una classe di merito più alta e, quindi, meno vantaggiosa dal punto di vista economico.

Aderendo alla nuova Rc auto familiare e rispettando il vincolo dell’assenza di incidenti negli ultimi 5 anni, anche in caso di rinnovo di contratti già stipulati, i tre veicoli potranno essere assicurati sfruttando la prima classe di merito e, quindi, ottenere un notevole risparmio.

Il “no” di Ania

Tuttavia, la stessa Ania, l’Associazione delle compagnie assicurative, non vede di buon occhio la riforma e paventa un impatto negativo sui prezzi, soprattutto a danno degli automobilisti più virtuosi e delle famiglie appartenenti alle classi meno agiate che possiedono un solo veicolo.

Il rischio, secondo le assicurazioni, sarebbe quello di far salire i premi e di interrompere così la riduzione in corso dal 2012.

Gli emendamenti bipartisan

Ora, però, la data di entrata in vigore della norma potrebbe slittare. Nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, che stanno vagliando il Milleproroghe, sono arrivati diversi emendamenti bipartisan: il Pd, con Claudio Mancini, ne chiede il rinvio al 16 giugno, quattro deputati del M5s al 30 giugno, mentre esponenti di Forza Italia e Italia Viva, in due distinte proposte di modifica, chiedono che la novità scatti dal 16 aprile.

A differenza degli altri, che propongono solo uno slittamento, l’emendamento del dem Mancini prevede anche un elemento in più: un sistema di malus per cui, in caso di incidenti provocati da chi abbia beneficiato della polizza familiare, le assicurazioni estendano il peggioramento della classe di merito anche agli altri componenti della famiglia.

In pratica, se un familiare che gode della migliore classe di merito di un parente virtuoso provoca un incidente, il conseguente peggioramento della classe di merito si rifletterebbe su entrambi. L’obiettivo sarebbe quello di evitare comportamenti fraudolenti ai danni delle assicurazioni e limitare allo stesso tempo il rischio di un aumento generalizzato delle polizze.

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