Nuove misure restrittive per contrastare l’epidemia di coronavirus a Pechino, città da 20 milioni di abitanti. La Commissione cinese per la salute nazionale ha annunciato il divieto di viaggio su strada, treno e aereo per chi abbia tosse, febbre e altri sintomi d’influenza. Le autorità cinesi hanno deciso anche l’imposizione di un periodo di quarantena di 14 giorni – nelle proprie abitazioni o all’interno di strutture sanitarie – per tutti coloro che fanno rientro a Pechino dopo aver trascorso un periodo di vacanza fuori città. La misura è stata adottata in vista del rientro di chi ha trascorso fuori Pechino il periodo di festeggiamenti per il Capodanno cinese, che quest’anno sono stati estesi nel tentativo di arginare la diffusione del coronavirus.
Secondo quanto riporta il quotidiano ufficiale Beijing Daily, citando un’informativa diffusa da un tribunale cinese: “Chiunque si rifiuti di accettare queste misure di prevenzione e controllo dovrà risponderne davanti alla giustizia”. Chi intenzionalmente nasconde o riporta in maniera incompleta i sintomi del contagio del nuovo coronavirus commette un reato penale che verrà punito severamente, anche con la pena di morte. Anche nascondere i viaggi effettuati può costituire un reato, sottolinea il tribunale. Ogni residente che provoca una ulteriore diffusione del coronavirus Covid-19 può essere accusato del reato di messa in pericolo della sicurezza pubblica con mezzi pericolosi. “In casi estremi” – sottolinea il quotidiano – “i responsabili possono essere punti con dieci anni di carcere, l’ergastolo o la morte”.
Sono oltre 67.000 persone le persone contagiate dal coronavirus in tutto il mondo. L’Organizzazione mondiale della sanità ha definito la malattia Covid-19, datando la sua origine alla fine dell’anno scorso. Gli ultimi dati segnalati dalle autorità sanitarie di Pechino riferiscono che, ad oggi, nella Cina continentale, sono più di 1.500 i morti tra i 66.492 casi registrati, principalmente nella provincia centrale di Hubei.