PREMIO INCINQUE – IL GIOIELLO SI RACCONTA: la mostra del vincitore Glauco Cambi

Presso la galleria Incinque Oper Art Monti si è appena conclusa con grande affluenza di pubblico la mostra delle opere dell’artista Glauco Cambi, primo classificato del premio Incinque JewelsIl premio alla sua prima edizione, promosso dall’Associazione Culturale Incinque Open Art Monti, è stato curato da Monica Cecchini, responsabile della stessa associazione e una tra gli operatori culturali più attivi del rione Monti di Romai, con la collaborazione di Emanuele LeonardiGlauco Cambi ha proposto un convincente excursus tra gioielli, sculture e dipinti, sulla sua ricerca artistica, incentrata sulla sperimentazione di materiali e concetti. L’arte di Cambi non è arte orafa, è molto di più. E’ scultura, è arte concettuale, è materia. Tutto nella libertà di chi si pone serenamente fuori da logiche di altra natura. Il gioiello perde la sua connotazione di oggetto meramente estetico e la connaturata aspirazione ad essere ammirato per il suo scintillio. Con la serie Stretch l’artista gioca con la nostra percezione dei materiali. Utilizzando acciaio, argento financo il durissimo titanio, Cambi riesce nell’illusionismo: vediamo metalli come tessuti vibrare e muoversi in panneggi. O lacerarsi e sfilacciarsi come un vecchio panno.  L’idea di gioiello che ci propone Giudo Cambi è differente, è intimo, è simbolico. Arte che circola, arte mobileAnche nei materiali Cambi è alla ricerca della sintesi, tra gioielleria e scultura. Il bronzo, l’argento, il rame, pietre preziose e titanio vengono lavorate con approccio plastico. Giochi di luce, la materia che fugge, chiaroscuri e duttilità per piccole opere a tutto tondo da indossare. I lavori di Cambi non sono mai scontati, ne’ alla ricerca dello scalpore. Utilizza magneti, ma non per stupire. Senza eccessi formali, sono altresì opere ricche e materiche, mai pesanti. Risultano equilibrate formalmente, chiare concettualmente. Con carattere sia loro che chi le indosserà Cambi è un artista visivo che lavora su vari media. Oltre ai gioielli, in mostra anche una scultura e delle tele di medio formato rappresentative della personale indagine sullo spazio e la memoria del ritratto. Sempre nella logica dell’artista di coniugare vari mondi e codici, le opere di pregiata fattura sono in cera, materiale che in oreficeria è molto comune. Unisce la genialità artistica alla conoscenza delle antiche tecniche. Le sue riflessioni si fanno opera, si fanno una scultura. Ogni pezzo un pezzo unico e preziosoMonica Cecchini (in foto) per il vernissage indossa con vezzo e simpatia i gioielli dell’artista Cambi.

Barbara Lalle

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