India. I due marò vanno in carcere. La Farnesina: Misure inaccetabili

Sono stati trasferiti nel carcere di Trivandrum con effetto immediato, i due marò arrestati in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. A stabilirlo, il giudice indiano della corte di Kollam,  che ha anche disposto che i due marò ricevano in carcere un trattamento differenziato, dato il loro status particolare. E ha lasciato alla polizia e alla direzione generale delle prigioni la libertà di disporre in seguito una diversa forma di custodia. A riferirlo è  l’agenzia indiana, Pti. Il premier del Kerala, Oommen Chandy, durante un acceso dibattito nel Parlamento locale, ha affermato di non voler riservare alcuna indulgenza ai fucilieri italiani. Nel corso del confronto, l’opposizione del Left Democratic Front ha invece accusato il primo ministro di non saper garantire l’incolumità  dei pescatori e ha denunciato il trattamento riservato ai due fucilieri italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre che, a suo dire, sarebbero trattati come “ospiti” di un albergo a “5 stelle”.

“Quando verranno considerati come veri accusati in un caso serio?”, ha tuonato il leader dell’opposizione, V. S. Achuthanandan. Quindi alcuni parlamentari dell’LDF hanno lasciato l’aula per protesta. Lo riferisce The Indian Express.
Chandy ha ribattutto che il governo è sempre stato fermo nel ribadire che i due marò devono essere processati in base alla legge indiana. Il premier ha inoltre sottolineato che il caso è basato su “prove incontrovertibili” e che finora le argomentazioni italiane sono state respinte. Il primo ministro ha inoltre ricordato un precedente caso del 2008, quando un pescatore rimase ucciso dopo che la sua imbarcazione fu colpita da una nave cinese. A quel tempo governava il Left Democratic Front, ha sottolineato Chandy, e la nave cinese fu lasciata andare via, senza alcuna iniziativa giudiziaria e in cambio del mero pagamento di un deposito. Ma questo, ha rimarcato il premier, non sarà l’approccio dell’attuale esecutivo.

La protesta ufficiale dell’Italia. Il Governo italiano esprime “vivissima preoccupazione” per le decisioni dei giudici indiani in merito ai due marò e ritiene “inaccettabili” le misure adottate nei loro confronti. In una nota della Farnesina, il segretario generale Massolo su indicazione del ministro degli Esteri Terzi, “ha espresso oggi all’Incaricato d’Affari indiano a Roma Saurabh Kumar la vivissima preoccupazione del Governo italiano per la decisione del tribunale di Kollam di trasferire il Maresciallo Massimiliano Latorre e il Sergente Salvatore Girone in custodia giudiziaria nel carcere di Trivandrum con effetto immediato”. L’Italia definisce inaccettabili “tali misure in considerazione dello status dei nostri due militari” e ribadisce “la ferma richiesta che ogni sforzo venga fatto per reperire prontamente per i nostri militari strutture e condizioni di permanenza idonee”.

 

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