L’emergenza Coronavirus è prima di tutto un’emergenza sanitaria che rischia di portare al collasso il nostro Sistema sanitario nazionale. E allora ecco che la politica scende in campo anche con misure ad hoc, di parte si potrebbe dire, per dare un mano al sistema Paese, oltre che ai sondaggi.
Cosa prevede la proposta M5s
Il Movimento 5 Stelle ha annunciato che destinerà le restituzioni degli stipendi dei suoi deputati e senatori alla Protezione Civile, per rafforzare la terapia intensiva, che ad oggi è il vero nodo cruciale nella gestione di questa crisi. 3 milioni di euro degli stipendi dei pentastellati finirà dunque a finanziare la sanità pubblica. Questo, almeno, a parole.
“Ci siamo dentro tutti, in questa emergenza Coronavirus. E tutti insieme possiamo uscirne, ognuno di noi facendo la sua parte” scrive il capo politico del M5s Vito Crimi sul Blog delle Stelle. “Anche il Movimento 5 Stelle, oltre alle proposte costruttive a sostegno di imprese, lavoratori, settori produttivi, sanità, istruzione e molto altro, farà la sua parte, con un gesto concreto e immediato”.
Crimi fa sapere che nei prossimi giorni procederanno alla votazione della proposta, procedura necessaria per ratificare la destinazione, ma, in considerazione del momento emergenziale, “sono convinto che sarà una votazione quasi unanime”. Dell’acquisto si occuperà poi la Protezione Civile, alla quale verrà donata la cifra.
Rimborsi sì o no?
Ad oggi, per quanto i portavoce del Movimento 5 Stelle abbiano restituito 110 milioni di euro, sono diversi i parlqmentari M5s che non hanno effettuato tutti i rimborsi promessi. Parte di questo denaro è stato utilizzato per finanziare il microcredito per le piccole e medie imprese e implementare i fondi per le popolazioni alluvionate.
I portavoce regionali del Movimento 5 Stelle Puglia hanno deciso di destinare 160mila euro provenienti dal taglio dei loro stipendi all’acquisto di materiale per l’assistenza medica nel loro territorio.
Genitore a casa stipendiato
Il Movimento 5 Stelle ha anche proposto alcune misure urgenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria del Covid-19. La prima, visto che le scuole resteranno chiuse in tutta Italia almeno fino al 15 marzo, è assicurare la possibilità per un genitore di poter stare a casa dal lavoro, a stipendio pieno, per assistere i figli minorenni a casa da scuola. Come ha anticipato la viceministra dell’Economia in quota M5s, Laura Castelli, i costi dei giorni non lavorati non ricadrebbero sul datore di lavoro: “Ci penserà lo Stato a pagare il genitore che rimane a casa” ha detto.
Bonus 500 euro per le partite Iva
Per aiutare le aziende in difficoltà e rilanciare il Made in Italy, il M5s propone il rimborso totale alle imprese per fiere rinviate, mentre per i lavoratori autonomi lancia l’idea di un bonus straordinario di 500 euro al mese per le partite Iva. Ancora da capire, però, dove reperire i fondi.