Pensare di difenderci isolandoci è pura utopia. Se ci isoliamo soltanto, rischiamo di scoppiare. Virus e globalizzazione sono due facce di una stessa medaglia. Per i primi come per la seconda è impossibile frapporre barriere o tracciare confini. Non illudiamoci che la scienza abbia l’asso nella manica per risolvere il problema; essa è innanzitutto ricerca, interrogazione, dibattito ricco di conflitti e contraddizioni. E in casi di straordinaria emergenza, come quella che stiamo vivendo, dove tutte le forme di vita e appartenenza sociale a cui eravamo abituati vengono stravolte, è la natura che la fa da padrona e la scienza può solo interrogarsi sulle cause che le provocano e trovare soluzioni immediate, che non potranno essere durature, in quanto ne nasceranno altre. La scienza non è la fede che potrebbe indurre a miracoli, ma lotta per permetterci di vivere quotidianamente in una sorta di gioco dialettico tra salute e malattia. Chiedersi se questa crisi che stiamo vivendo in questo momento sia stata gestita bene o male, ormai è domanda superflua e inutile. Un fatto è certo che sono emerse tutte le falle del nostro sistema Paese che chi ci governa o ci ha governato, ha cercato di edulcorare. La confusione dei ruoli tra poteri statali e locali e la loro sovrapposizione, è emersa in modo evidente e sta sotto gli di tutti, e in questo momento ha reso del tutto palese l’incapacità di affrontare con efficacia e tempestività l’emergenza. E’ inutile sottolineare i provvedimenti presi a tappe o addirittura, in un momento così tragico, non aver saputo gestire l’ordine pubblico. Vedi la rivolta nelle carceri. Rispetto ad essa abbiamo avuto un Ministro di Giustizia che, per nascondere la sua incapacità, ha fatto finta di tacere nascondendosi dietro al cespuglio della pandemia, insieme ai suoi mentori/soloni. Ma quello che più colpisce di questa emergenza è la contraddizione culturale e politica. Ora in un’epoca globalizzata dove persone e merci si muovono da una parte all’altra del modo in poche ore, non possiamo pensare che l’unico rimedio per difenderci è isolarci E’Utopia! Per battere il virus bisogna conviverci e governarlo dall’interno. Quindi è ora che si cominci a pensare a un nuovo ordinamento statuale, più snello e meno farraginoso, che sia in grado di affrontare in modo efficace questo tipo di crisi. Fermare il movimento dei popoli da una parte all’altra del pianeta è pura illusione. Gridare alla chiusura dei confini è irrazionale e demagogico. E tornando al nemico Virus, esso non ha confini e supera ogni frontiera ed ha un grande alleato che è la globalizzazione. Occorre quindi, mettere da parte il puro allarmismo , far parlare la scienza per quanto di sua competenza, ma occorre che i sistemi politici di tutti i Paesi si attrezzino per creare dei sistemi sovranazionali in grado di coordinarsi tra loro, per dare risposte efficaci e fronteggiare i pericoli che siamo chiamati a correre.
Tags bisogna conviverci e governarlo. Corona Virus per batterlo
Riprova
Il Parlamento europeo e i suoi contrasti interni
La nuova Commissione Europea inizia il suo cammino in un clima politico senza precedenti. Da …