La Cina teme la seconda ondata, 97 i casi importati nelle ultime ore

Sono novantasette i casi importati di coronavirus in Cina, si tratta del numero più alto dal mese di marzo. Per questo motivo le autorità cinesi temono una seconda ondata di contagi. Emergenza coronavirus, 97 casi importati in Cina.

 Alla luce dei novantasette casi di coronavirus importati registrati nelle ultime ventiquattro ore, la Cina ha deciso di chiudere le frontiere a quasi tutti gli stranieri facendo un passo indietro sulle concessioni. Ma la decisione non risolve il problema dei cinesi che tornano a casa. Le autorità temono una seconda ondata. A Pechino l’allerta è passata da verde ad arancione, che prevede, come riportato dall’Ansa, l’obbligo di rimanere in isolamento a casa.

 Ovviamente gli occhi dell’Europa sono puntati sulla Cina, il primo Paese ad avviato la famosa fase 2 allentando le misure restrittive dopo il lockdown totale. I dati sembrano dimostrare che la prudenza debba essere la parola d’ordine anche nei prossimi mesi, nella speranza che la tecnologia possa aiutare i governi a tracciare la via verso la ripresa.

 Negli Stati Uniti si registrano quasi duemila decessi nelle ultime 24 ore (1.920).  Le autorità hanno disposto la chiusura delle scuole di New York fino alla fine dell’anno accademico. Gli usa continuano a vivere una crisi senza precedenti che sta mettendo a dura prova il Paese, che per la prima volta ha visto tutti gli Stati dichiarare lo stato di calamità.

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