L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha ordinato la sospensione, per un periodo di sei mesi, dell’attività di diffusione dei contenuti da parte dei servizi di media audiovisivi sul canale 880 Sat e sul canale 61 del digitale terrestre esercitati, rispettivamente, dalle società Italian Broadcasting srl e Mediacom srl a seguito della programmazione del format “Il cerca salute” e dello speciale “Quello che non vi hanno detto sul Corona-virus”, relativi al “metodo Life 120” di Adriano Panzironi, 48 anni, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine del Lazio dal 28 novembre 1991, che promette, acquistando i suoi prodotti “miracolosi”, di far vivere fino a 120 anni.
Le delibere 152 e 153/20/cons, che hanno avuto come relatore il commissario Agcom Antonio Nicita, arrivano a conclusione di due istruttorie, avviate a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale correlato al rischio sanitario connesso al Covid-19, «in cui – sottolinea l’Agcom – si è accertata, nei programmi con la partecipazione di Panzironi, la violazione delle disposizioni che impongono il rispetto della salute pubblica e vietano di indurre comportamenti che possano metterla in pericolo, contenute negli articoli 3 e 36 bis, comma 1, lett. c), n. 3, del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 del 2005. Analoghe istruttorie sono state avviate su diverse emittenti locali da parte dei competenti Comitati regionali per le comunicazioni (Corecom)».
In particolare, nei programmi oggetto delle decisioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni «è stata accertata la diffusione di contenuti, commerciali e non, potenzialmente suscettibili di porre in pericolo la salute degli utenti in quanto induttivi di una sottovalutazione dei rischi potenziali connessi al virus Covid-19 e dell’erroneo convincimento che lo stesso virus possa essere trattato o prevenuto con misure non terapeutiche, ma alimentari o di mera integrazione. Con la conseguenza che questi contenuti, peraltro associati alla promozione e vendita diretta di integratori “Life 120”, possano indurre negli spettatori una riduzione della consapevolezza e dei conseguenti comportamenti di vigilanza e responsabilità rispetto ai rischi sanitari e quindi risultare pregiudizievoli per la salute dei consumatori/utenti».
La condotta di Panzironi è stata ritenuta «particolarmente grave in quanto gli autori e il protagonista dei programmi in questione hanno utilizzato un modulo comunicativo basato sulla suggestionabilità dello spettatore medio per proporre, associandola alle tematiche relative alla epidemia da Covid-19, la promozione dello stile di vita e della commercializzazione dei prodotti “Life 120”, prospettando gli stessi, se non come alternativa, quantomeno come imprescindibile complemento alle indicazioni terapeutiche provenienti dalle autorità sanitarie».
«Già nel 2019 – conclude l’Agcom – lo stesso canale 61 era stato sanzionato (delibera 72/19/CSP) per una fattispecie del tutto analoga riferita, anche in quel caso, al format “Il Cerca Salute” e alla promozione del metodo “Life 120”, prospettato come rimedio alle indicazioni della “medicina ufficiale” (o dogmatica come la definisce lo stesso Panzironi)».
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