Sono aumentate le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti per l’emergenza coronavirus. Secondo quanto riportato dalle autorità locali, nell’ultima settimana sono arrivate poco più di 5 milioni di domande con il numero complessivo salito a 22 milioni da quando è iniziata l’epidemia. Una cifra molto alta quasi pari al numero netto dei posti creati dall’ultima recessione registrata nel 2009.
L’emergenza coronavirus ha portato gli Stati Uniti a fare i conti con la disoccupazione. Sono 22 milioni le richieste dei sussidi arrivate in un mese con un dato settimanale che si attesta intorno ai 5 milioni. Dati che preoccupano la Casa Bianca tanto che Donald Trump pensa a ripartire nei primi giorni di maggio.
Il presidente americano ha ammesso che il picco è superato anche se i numeri continuano ad essere molto alti. I numeri dell’economia, però, non sono incoraggianti. La produzione industriale nel mese di marzo ha registrato un calo del 5,4%, ai minimi dal 1946. In flessione anche le vendite a dettaglio (-8,7%).
L’emergenza coronavirus ha raggiunto livelli massimi negli Usa in circa un mese. Donald Trump per cercare di fermare l’epidemia è stato costretto ad approvare il lockdown per tutti gli Stati. Un blocco che ha portato a problemi importanti all’economica con numeri minimi per quanto riguarda la produzione. L’obiettivo ora è quello di ripartire nel giro di poche settimane. Già nei primi di maggio ci potrebbero essere le prime riaperture anche se non si hanno ancora certezze. Molto dipenderà, infatti, dalla diffusione e dai numeri del Covid-19. Intanto, New York ha deciso di prorogare il lockdown fino al 15 maggio.
Piera Toppi