Le regole sul distanziamento “hanno determinato un sensibile calo dello spaccio degli stupefacenti su strada”. Questo, però “apre all’ipotesi che i consumatori si stiano rivolgendo al mercato illecito nel dark web”. Inoltre, “è probabile che, in un periodo di confinamento domiciliare, i consumatori non vadano più alla ricerca di sostanze definite “di socializzazione” come le pasticche del sabato sera ma di “prodotti da consumare in solitudine”, come oppiacei sintetici o narcotici. A lanciare l’allarme è l’Istituto Superiore di Sanità.
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